Page 77 - Jane Eyre
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Dopo aver letto e riletto l'iscrizione capii che doveva
           essermi spiegata, perché da me non ne avrei afferrato il
           senso. Pensavo a quel che voleva dire istituzione e mi
           studiavo di trovare il rapporto che poteva esservi fra la
           prima parte dell'iscrizione e il versetto della Bibbia,
           quando una tosse cavernosa mi fece volger la testa.
              Scórsi allora una ragazza seduta a poca distanza da
           me su una panchina; ella teneva fra le mani un libro, che
           pareva assorbire tutta la sua attenzione. Lessi il titolo:

           era Rasselas.
              Volgendo una pagina, la ragazza alzò gli occhi, e ne
           profittai per parlarle.
              — Vi diverte codesto libro? — le domandai.
              — Mi piace, — risposemi.
              — Di che cosa parla?
              Non potevo capire come mai io avessi la sfacciataggi-
           ne d'intavolar discorso con una sconosciuta, contraria-
           mente alla mia indole.
              L'occupazione, in cui l'avevo trovata assorta, aveva
           certo fatto vibrare nel mio cuore una corda sensibile.
              — Volete vederlo? — mi disse la sconosciuta offren-
           domi il libro.
              Fui convinta da un rapido esame, che il contenuto era
           meno interessante del titolo, e, non vedendovi rappre-
           sentati né genii, né fate, glielo resi. Ella lo riprese senza
           dirmi nulla, e stava per rimettersi a leggere, quando la
           interruppi di nuovo.






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