Page 578 - Jane Eyre
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XIII.



              Quando Saint-John partì la neve cominciava a cadere;
           continuò a nevicare tutta la notte e il giorno seguente,
           così che verso sera la valle era quasi impraticabile.
              Avevo chiuso le imposte e steso una stuoia dalla parte
           interna della porta, perché la neve non passasse di sotto,
           e dopo essere stata un'ora accanto al fuoco ascoltando il
           rumore della tempesta, avevo preso Marmion e m'ero
           messa a leggere la strofa seguente:

              "Il sole tramontava dietro Norham, ricca di castelli,
              e dietro le belle rive della Tweed profonda,
              e dietro i solitari monti Cheviots;
              le forti torri che li guardano, il mastio,
              le mura che stanno a loro difesa,
              tutto era illuminato di una luce giallastra."

              L'armonia dei versi mi  aveva fatto dimenticare la
           tempesta.
              Udii un rumore e pensai che fosse il vento contro la
           porta, ma invece era Saint-John che alzava il saliscendi.
              Era giunto attraverso quella burrasca gelata e il suo
           mantello era bianco come un ghiacciaio.
              Rimasi stupefatta, perché non aspettavo nessuna visi-
           ta con quella serata.
              — Ci sono forse cattive notizie? — gli domandai.






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