Page 577 - Jane Eyre
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Dopo aver cessato di parlare, prese il cappello, guar-
           dò di nuovo il ritratto e mormorò:
              — È bella, è davvero la rosa del mondo.
              — Non volete avere il ritratto di lei?
              — Cui bono?; no.
              Egli coprì il ritratto con la carta sottile sulla quale so-
           levo appoggiare il braccio nel dipingere. Non so che
           cosa scorgesse su quella carta, ma qualcosa attirò i suoi
           sguardi.

              La prese bruscamente, ne fissò il margine, poi fissò
           me con uno sguardo strano e incomprensibile, come se
           volesse imprimersi bene nella mente ogni tratto del mio
           volto e della mia persona, perché mi squadrò da capo a
           piedi.
              Aprì gli occhi, quasi volesse parlare, ma tacque.
              — Che cosa c'è? — domandai.
              — Nulla, — mi rispose.
              E nel rimettere a posto la carta, vidi che ne strappò un
           pezzetto al margine e lo nascose nel guanto.
              Poi mi salutò e andò via.
              Esaminai la carta e non ci vidi che alcune linee per
           provare la matita.
              Per due o tre minuti pensai a quel fatto, ma non po-
           tendo scoprire il mistero e persuasa del resto che non
           avesse importanza, non ci pensava più.










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