Page 283 - Jane Eyre
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gnori ridevano e i giovani facevano sempre più ressa at-
torno alle signorine.
In mezzo a quel tumulto, e mentre io ero occupata a
guardare gli attori principali, qualcuno mi dette nel go-
mito; mi volsi e vidi Sam.
— La strega dice che in sala vi è una signorina alla
quale non ha ancora parlato, e giura che non se ne andrà
prima di averla veduta. Ho pensato che doveva trattarsi
di voi; che cosa debbo dirle?
— Vado, — risposi.
Ero contenta di poter appagare alfine la mia curiosità,
che era così spesso eccitata. Uscii senza che nessuno mi
vedesse.
— Se lo desiderate, signorina, — mi disse Sam, —
posso aspettare nel vestibolo, nel caso che aveste paura;
basterebbe che mi chiamaste e verrei subito.
— No, Sam, tornate in cucina, non ho punto paura.
Ed era vero; non mi pungeva altro che la curiosità.
XIX.
La biblioteca era tranquilla; la sibilla se ne stava se-
duta in una poltrona accanto al fuoco. Ella indossava un
mantello rosso e un cappello nero a forma di cuffia, le-
gato sotto il mento da un fazzoletto di tela.
Sulla tavola vi era una candela spenta.
La zingara era chinata verso il fuoco e alla luce della
fiamma leggeva un libriccino, che aveva l'apparenza di
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