Page 135 - Jane Eyre
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della nobile rispettabilità inglese. Thornfield! Era certo
           il nome della casa di lei, una casa pulita, ordinata.
              Contea di Millcote! Richiamai in mente la carta del-
           l'Inghilterra.
              La contea di Millcote era a sessanta miglia da Londra,
           più vicina alla capitale che quella dove abitavo, e io de-
           siderava di andare verso quel centro di vita e di movi-
           mento.
              Millcote era una grande città manifatturiera sull'A....

           Ebbene, tanto meglio, anche là c'era vita.
              Qui cadde la padellina del candeliere e rimasi al buio.
              Il giorno dopo confidai i miei progetti alla direttrice,
           le dissi che avevo trovato un posto dove avrei avuto il
           doppio di salario che a Lowood, dove non mi davano
           che 15 lire, e la pregai di parlare di me al signor Bocke-
           lhurst o a qualche altro membro del Comitato, al quale
           si sarebbero rivolte per informazioni.
              Ella cortesemente accettò di servirmi da mediatrice in
           quella faccenda e il giorno dopo parlò al signor Bocke-
           lhurst, il quale naturalmente disse che occorreva scrive-
           re alla signora Reed, che era la mia tutrice naturale.
              Una lettera fu inviata alla zia, la quale rispose che po-
           tevo fare quello che voleva, perché da molto tempo ave-
           va rinunziato a ingerirsi nei miei affari.
              La lettera andò nelle mani di tutti i membri del comi-
           tato e dopo una lunga attesa ebbi il permesso di miglio-
           rare la mia condizione.
              Un certificato comprovante che mi ero sempre con-
           dotta bene a Lowood, come maestra e come alunna, e


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