Page 124 - Jane Eyre
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bontà. Conto le ore che mi dividono dal momento solen-
           ne in cui sarò restituita a Lui, ed Egli si rivelerà a me.
              — Allora, Elena, credete nel cielo e che le nostre ani-
           me possano andarvi dopo la morte?
              — Sì, Jane, sono sicura che vi sia una vita futura; cre-
           do che Iddio sia buono e che io possa confidargli la mia
           parte immortale. Iddio è il padre mio, l'amico mio, io
           l'amo e credo che Egli mi ami.
              — Elena, vi rivedrò nuovamente dopo la mia morte?

              — Sì, verrete in quella stessa regione felice; sarete ri-
           cevuta da quella stessa famiglia onnipotente e universa-
           le; non ne dubitate, cara Jane.
              Domandai a me stessa: "Dov'è questa regione? Esiste
           forse?"
              Ma non feci parte a Elena dei miei dubbii, mi strinsi a
           lei e sentii che mi era più cara che mai, che non potevo
           lasciarla partire.
              Allora mi disse con accento dolcissimo:
              — Mi sento meglio, ma quell'ultimo colpo di tosse mi
           ha un poco stancata e ho bisogno di dormire. Non mi
           abbandonate, Jane; mi fa piacere di sentirvi accanto a
           me.
              — Rimarrò, cara Elena, e nessuno potrà strapparmi di
           qui.
              — Avete caldo, cara?
              — Sì.
              — Buonanotte, Jane.
              — Buonanotte, Elena.




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