Page 127 - Jane Eyre
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lata a studiare dall'amore per certe nozioni, dal bisogno
           di distinguermi in tutto e di farmi amare dalle mie mae-
           stre, specialmente da quelle che amavo.
              Non perdetti dunque nessuno dei vantaggi che mi era-
           no offerti e giunsi ad essere la migliore educanda della
           prima classe; allora passai maestra.
              In mezzo ai cambiamenti di cui ho parlato, la signori-
           na Temple era rimasta direttrice della scuola ed a lei do-
           vevo la maggior parte delle mie cognizioni; la sua pre-

           senza era stata sempre una gioia per me e mi aveva te-
           nuto luogo di madre, d'istitutrice, e negli ultimi tempi
           anche di compagna.
              Ma allora si maritò con un pastore, uomo eccellente,
           quasi degno di una moglie come lei.
              La direttrice partì col marito per un lontano paese, e
           io la perdei.
              Dal giorno in cui mi lasciò, non fui più la stessa; con
           lei sparirono i dolci sentimenti, la bella associazione d'i-
           dee che mi avevano reso Lowood così caro.
              Mi ero imbevuta di qualcosa della sua natura e avevo
           preso molto delle sue consuetudini.
              I miei pensieri erano più armoniosi, le sensazioni me-
           glio regolate; ero fedele al dovere e all'ordine; mi senti-
           vo calma e mi credevo felice. Agli occhi altrui, e anche
           ai miei, ero disciplinata e sommessa.
              Ma il destino, sotto le apparenze del reverendo Na-
           smyth, venne a porsi fra me e la signorina Temple.






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