Page 115 - Oriana Fallaci - Solo io posso scrivere la mia storia
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L’ultimo regalo per Alekos














          Il mio incontro con lui avrebbe poco senso se da esso non fosse nato qualcosa.


          Quest’uomo che non amava nessuno, nemmeno se stesso, amava me. E mi ha amata
          per  tre  anni,  gli  ultimi  tre  anni  della  sua  vita,  dal  momento  in  cui  era  uscito  di

          prigione fino al momento della sua morte. L’unica cosa a restare immutata, attraverso
          tutti gli errori e i torti e le bugie e le bassezze, era che mi aveva amato. Neppure la
          sua esuberanza fisica, la sua infantile autoindulgenza, avevano intaccato o cambiato
          il suo amore per me. Ero stata il «punto fermo» della sua vita. E gli ero grata per
          questo.  Gli  dovevo  un  ringraziamento.  Il  libro  [Un  uomo,  N.d.R.]  doveva  essere
          scritto. 33



          Essendo una donna scomoda che dice cose scomode, sono uno scrittore scomodo che
          scrive cose scomode. E il libro […] è il libro più scomodo che abbia mai scritto,
          sull’uomo più scomodo che abbia mai conosciuto.            34


          Un  libro  sulla  solitudine  dell’individuo  che  rifiuta  di  essere  catalogato,

          schematizzato, incasellato dalle mode, dalle ideologie, dalle società, dal Potere. Un
          libro sulla tragedia del poeta che non vuol essere e non è uomo-massa, strumento di
          coloro che comandano, o coloro che promettono, o coloro che spaventano, siano essi
          a  destra  o  a  sinistra  o  al  centro  o  all’estrema  destra  o  all’estrema  sinistra  o
          all’estremo  centro.  Un  libro  sull’eroe  che  si  batte  da  solo  per  la  libertà  e  per  la
          verità, senza arrendersi mai e per questo muore ucciso da tutti: dai padroni e dai
          servi, dai violenti e dagli indifferenti.    35



          Parlando  di  questo  uomo,  parlo  di  tutti  gli  uomini  e  di  tutte  le  donne  che  gli
          assomigliano. […] Tutti gli uomini e le donne che sono stati o vengono perseguitati
          come lo fu lui; che sono stati o vengono ammazzati come lo fu lui. Gli arrestati, i
          torturati, i mutilati, i desaparecidos: rubati e seviziati e uccisi da quella malattia che

          si chiama mancanza di libertà.      36


          E tutte le volte che questo libro esce in un Paese Alekos rinasce e torna ad essere
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