Page 440 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Naturalmente capisco che la loso a della Chiesa Cattolica si basa
sull’ecumenismo e sul comandamento Ama-il-nemico-tuo-come-te-stesso.
Che uno dei suoi principii fondamentali è almeno teoricamente il
perdono, il sacrificio di porgere l’altra guancia.
(Sacri cio che ri uto non solo per orgoglio cioè per il mio modo di
intendere la dignità, ma perché lo ritengo un incentivo al Male di chi fa
del male.) Però esiste anche il principio dell’autodifesa anzi della
legittima difesa, e se non sbaglio la Chiesa Cattolica vi ha fatto ricorso più
volte. Carlo Martello respinse gli invasori mussulmani alzando il
croci sso. Isabella di Castiglia li cacciò dalla Spagna facendo lo stesso. E
a Lepanto c’erano anche le truppe ponti cie. A difendere Vienna, ultimo
baluardo della Cristianità, a romper l’assedio di Kara Mustafa, c’era anche
e soprattutto il polacco Giovanni Sobienski con l’immagine della Vergine
di Chestochowa. E se quei cattolici non avessero applicato il principio
dell’autodifesa, della legittima difesa, oggi anche noi porteremmo il burka
o il jalabah. Anche noi chiameremmo i pochi superstiti cani-infedeli.
Anche noi gli segheremmo la testa col coltello halal. E la basilica di San
Pietro sarebbe una moschea come la chiesa di Santa So a a Istanbul.
Peggio: in Vaticano ci starebbero Bin Laden e Zarkawi. Così, quando tre
giorni dopo la nuova strage Papa Ratzinger ha rilanciato il tema del
Dialogo, sono rimasta di sasso. Santità, Le parla una persona che La
ammira molto. Che Le vuole bene, che Le dà ragione su un mucchio di
cose. Che a causa di questo viene dileggiata coi nomignoli atea-devota,
laica-baciapile, liberal-clericale. Una persona, inoltre, che capisce la
politica e le sue necessità. Che comprende i drammi della leadership e i
suoi compromessi. Che ammira l’intransigenza della fede e rispetta le
rinunce o le prodigalità a cui essa costringe. Però il seguente interrogativo
devo porlo lo stesso: crede davvero che i mussulmani accettino un dialogo
coi cristiani, anzi con le altre religioni o con gli atei come me?
Crede davvero che possano cambiare, ravvedersi, smettere di seminar
bombe? Lei è un uomo tanto erudito, Santità. Tanto colto. E li conosce
bene. Assai meglio di me. Mi spieghi dunque: quando mai nel corso della
loro storia, una storia che dura da millequattrocento anni, sono cambiati e
si sono ravveduti? Oh, neanche noi siamo stati e siamo stinchi di santo:
d’accordo. Inquisizioni, defenestrazioni, esecuzioni, guerre, infamie di
ogni tipo. Nonché guel e ghibellini a non nire. E per giudicarci
severamente basta pensare a quel che abbiamo combinato sessanta anni
fa con l’Olocausto. Ma poi abbiamo messo un po’ di giudizio, perbacco. Ci