Page 436 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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             È un nemico che trattiamo da amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza

          con intensità.
             Tale  intensità  che  verrebbe  spontaneo  gridargli:  se  siamo  così  brutti,
          così cattivi, così peccaminosi, perché non te ne torni a casa tua? Perché
          stai qui? Per tagliarci la gola o farci saltare in aria? Un nemico, inoltre,

          che  in  nome  dell’umanitarismo  e  dell’asilo  politico  (ma  quale  asilo
          politico, quali motivi politici?) accogliamo a migliaia per volta anche se i
          Centri  di  Accoglienza  straripano,  scoppiano,  e  non  si  sa  più  dove
          metterlo. Un nemico che in nome della «necessità» (ma quale necessità, la

          necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli spacciatori di
          droga?) invitiamo anche attraverso l’Olimpo Costituzionale. «Venite, cari,
          venite. Abbiamo tanto bisogno di voi.» Un nemico che per partorire non
          ha bisogno della procreazione assistita, delle cellule staminali. Il suo tasso

          di natalità è così alto che secondo il National Intelligence Council alla  ne
          di  quest’anno  la  popolazione  mussulmana  in  Eurabia  risulterà
          raddoppiata. Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi
          di  addestramento,  in  centri  di  reclutamento  per  i  terroristi,  e  che

          obbedisce  ciecamente  all’imam  (però  guai  se  arresti  l’imam.  Peggio
          ancora,  se  qualche  agente  della  Cia  te  lo  toglie  dai  piedi  col  tacito
          consenso  dei  nostri  servizi  segreti).  Un  nemico  che  in  virtù  della  libera
          circolazione  voluta  dal  trattato  di  Schengen  scorrazza  a  suo  piacimento

          per  l’Eurabia  sicché  per  andare  da  Londra  a  Marsiglia,  da  Colonia  a
          Milano  o  viceversa,  non  deve  esibire  alcun  documento.  Può  essere  un
          terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un massacro, può
          avere  addosso  tutto  l’esplosivo  che  vuole:  nessuno  lo  ferma,  nessuno  lo

          tocca. (Ma quando in seguito alla strage di Londra la Francia denuncia il
          trattato  di  Schengen  e  per no  la  Spagna  zapatera  pensa  di  imitarla,
          l’Italia  e  gli  altri  paesi  europei  rispondono  scandalizzati  no  no.)  Un
          nemico che appena installato nelle nostre città o nelle nostre campagne si

          abbandona  alle  prepotenze  ed  esige  l’alloggio  gratuito  o  semi-gratuito
          nonché il voto e la cittadinanza.
             Tutte  cose  che  ottiene  senza  di coltà.  Un  nemico  che  protetto  dalla
          Sinistra al Caviale e dalla Destra al Fois Gras e dal Centro al Prosciutto

          ciancia,  appunto,  di  integrazione  e  pluriculturalismo  ma  intanto  ci
          impone le proprie regole e i propri costumi. Che bandisce il maiale dalle
          mense  delle  scuole,  delle  fabbriche,  delle  prigioni.  Che  aggredisce  la
          maestra  o  la  preside  perché  una  scolara  bene  educata  ha  gentilmente

          o erto al compagno di classe mussulmano la frittella di riso al marsala
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