Page 407 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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che i miei nonni fecero nell’Ottocento per cacciare lo straniero invasore
erano guerre giuste, perbacco. Guerre legittime. Anzi, doverose. E la
Guerra d’Indipendenza che i coloni americani fecero contro l’Inghilterra,
lo stesso.
Le guerre (o le rivoluzioni) che avvengono per ritrovare la dignità, la
libertà, idem. Io non credo nelle disinvolte assoluzioni, nelle comode
pacificazioni, nel perdono facile.
E ancor meno credo nello sfruttamento della parola Pace, nel ricatto
della parola Pace.
Quando in nome della pace si cede alla prepotenza, alla violenza, alla
tirannia, quando in nome della pace ci si rassegna alla paura, si rinuncia
alla dignità e alla libertà, la pace non è più pace. È suicidio. Il secondo
motivo è che, se giusta come spero e legittima come mi auguro, questa
guerra non dovrebbe svolgersi ora. Avrebbe dovuto svolgersi un anno fa.
Vale a dire quando le rovine delle Due Torri erano fumanti, e tutto il
mondo civile si sentiva americano. Se si fosse svolta allora, oggi i
simpatizzanti di Bin Laden e di Saddam Hussein non riempirebbero le
piazze col loro paci smo a senso unico. Le star di Hollywood non si
esibirebbero nel ruolo (per loro grottesco) di capi-popolo. E l’ambigua
Turchia che sta rimettendo il velo alle donne non ri uterebbe il passaggio
ai Marines diretti al fronte del Nord. Nonostante le cicale europee che
insieme ai palestinesi ghignavano «Bene-agli-americani-gli-sta-bene», un
anno fa nessuno negava che gli Stati Uniti avessero so erto una seconda
Pearl Harbor e che di conseguenza gli spettasse il diritto di reagire.
Meglio: se giusta come spero, legittima come mi auguro, questa è una
guerra che avrebbe dovuto svolgersi ancor prima. Cioè quando Clinton
era presidente e le piccole Pearl Harbor scoppiavano nel resto del mondo.
In Somalia, ad esempio, dove i Marines in missione di pace venivano
trucidati e mutilati poi dati in pasto alla folla impazzita. In Kenia, nello
Yemen, e via dicendo.
L’11 settembre non è stato che la brutale conferma d’una realtà ormai
fossilizzata.
L’indiscutibile diagnosi del medico che ti sventola sul naso la
radiogra a e senza complimenti dice: «Caro signore, cara signora, Lei ha
davvero il cancro». Se Clinton avesse speso meno tempo con le ragazze
prosperose, se avesse usato in modo più responsabile la Stanza Ovale,
forse l’11 settembre non sarebbe avvenuto. È inutile aggiungere che,
ancor meno, l’11 settembre sarebbe avvenuto se George Bush Senior
avesse eliminato Saddam Hussein con la guerra del Golfo. Rammenti? Nel
1991 l’esercito iracheno si sgon ò come un pallone bucato. Si disintegrò
così velocemente che per no io catturai quattro dei suoi soldati. Stavo