Page 315 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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leggete. E, come raccomanda il santo Corano, state attenti.»
             Nel caso della catastrofe relativa alla lettera N, cioè la bomba nucleare,

          il libretto è una be a. Non v’è maschera al mondo, non v’è tuta al mondo,
          né  siringhe  automatiche  né  bendaggi  antiustione  né  compresse  indolore
          né polveri antishock, che servano a difendersi dall’atomica: si sa. L’unica
          speranza  è  che  Bush  abbia  sbagliato  a  dire  lo  scorso  novembre  che
          Saddam  Hussein  era  vicino  ad  averla.  Nel  caso  della  catastrofe  relativa

          alla lettera B, cioè la bomba biologica, idem. Si ignora se Saddam Hussein
          abbia già sviluppato armi di quel tipo, però è noto che i suoi scienziati
          hanno  fatto  molte  ricerche  sull’anthrax:  una  malattia  infettiva  del

          bestiame, una specie di peste, che si annuncia con pustole gon e di pus e
          il  cui  sviluppo  è  tanto  inarrestabile  quanto  irreparabile.  Non  esistono
          antidoti,  e  per  difendersi  dal  contatto  con  le  persone  o  gli  oggetti
          appestati, sia la maschera sia la tuta anti-NBC servono a ben poco. Per
          vivere  bisogna  bere,  mangiare,  evacuare,  lavarsi.  E  per  bere  mangiare

          evacuare  lavarsi,  maschera  e  tuta  anti-NBC  vanno  tolte.  Nel  caso  della
          catastrofe relativa alla lettera C, la bomba chimica, le istruzioni servono
          invece a qualcosa. E da queste apprendiamo che Saddam Hussein ne ha in

          serbo di vari tipi. Per incominciare, il Mustard gas: già usato dai tedeschi
          nella Prima guerra mondiale e da lui in quella con l’Iran.
             (Perfezionato, però, da dosate quantità di zolfo e di azoto che bruciano
          ogni  centimetro  di  pelle  esposta.)  Con  l’olfatto  lo  si  riconosce  perché
          puzza di aglio o di cipolla, a volte di pesce, e con gli occhi perché ha un

          colore  marroncino  giallastro.  L’attacco  è  indolore,  ci  vuole  un  po’  di
          tempo perché si riveli con colpi di tosse, starnuti, prurito, occhi gon  e
          vesciche.  La  maschera  è  indispensabile  perché  poche  boccate  di  gas

          bastano  a  distruggere  i  polmoni  e  l’apparato  digerente.  Poi,  il  gas
          all’arsenico: più olioso e persistente e che ha press’a poco gli stessi e etti
          e  lo  stesso  colore  (con  l’olfatto  questo  si  riconosce  perché  ha  un  buon
          profumo di geranio o di frutta. Gli e etti sono simili a quelli del Mustard
          gas).  In ne,  il  gas  nervino  cioè  il  Sarin  che  Saddam  ha  usato  contro  i

          curdi nel 1987. Il Sarin è insidioso perché non ha né colore né odore né
          sapore,  si  riconosce  soltanto  attraverso  i  detector  che  il  corredo
          complementare anti-NBC fornisce, e perché è assai più veloce del Mustard

          gas  o  del  gas  all’arsenico.  Si  compone  di  acidi  fosforici  e  derivati  del
          fosforo, a terra il suo e etto si prolunga e negli ambienti umidi o bagnati
          si moltiplica. I sintomi del contagio sono nausea, vomito, tosse, diarrea,
          poi la paralisi della faccia e degli arti. (Da qui la necessità di iniettarsi
          subito  l’atropina.)  Uccide  per  so ocamento  o  infarto  cardiaco.  Ci  si

          difende  in lando  la  maschera  e  la  tuta  anti-NBC  entro  cinque  o  al
          massimo  nove  secondi.  Quindi  guai  a  non  udire  l’allarme  o  a  perdere
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