Page 300 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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corrente  che  crede  negli  accordi,  negli  impegni,  nei  termini  legali.  E,
          poiché  tale  corrente  è  anche  quella  del  governo  attuale,  le  assicuro  che

          non  abbiamo  alcuna  intenzione  di  tenerci  un  centimetro  quadrato  del
          Libano.

             Ma non c’è mica bisogno di prendere nulla. Basta far «eleggere» presidente
          un  giovanotto  di trentaquattr’anni,  ad  esempio  un  falangista  che  si  chiama

          Bachir Gemayel, e tener lì l’esercito per «ragioni di sicurezza». Basta farne una
          colonia di fatto, insomma, come i sovietici in Afghanistan.


             Lei  è  una  signora  molto  carina  e  voglio  essere  educato.  Non  voglio
          gridare,  non  voglio  strepitare,  ma  perbacco!  Non  ho  mai  udito  tante
          calunnie, tanti insulti! Lei mi calunnia, mi insulta!

             Perché? Lo sanno tutti che la sua carta era Bachir Gemayel presidente. Lo

          sanno tutti che nel Libano passerete almeno l’inverno. Avete per no distribuito
          le  scarpe  speciali  ai  soldati.  Generale  Sharon,  non   nirete  mica  col  restarvi
          quindici anni come nel Sinai?


             No, credo proprio che questa volta durerà molto meno.

             Malgrado la vostra necessità di proteggere il nuovo governo alleato?


             Le  risponderò  in  stile  minigonna,  cioè  in  modo  abbastanza  lungo  da
          coprire  l’argomento  e  abbastanza  breve  da  renderlo  interessante.  Non
          vogliamo  interferire  con  le  faccende  interne  del  Libano  ma  sarebbe

          un’ipocrisia a ermare che accetteremmo un governo disposto a ospitare
          nuovamente i terroristi e i siriani. Oggi come oggi l’esercito libanese non
          è  abbastanza  forte  da  potersi  permettere  di  stare  solo.  La  Siria  occupa
          ancora quasi la metà del Libano, i terroristi sono ancora a Tripoli e nella
          valle di Al Bekaa con i siriani, e il nuovo governo è un bambino appena

          nato grazie a un parto cesareo. Può un bambino appena nato grazie a un
          parto  cesareo  a rontare  l’odierna  situazione  nel  Libano?  No,  e  dico  di
          più: se i siriani rimangono così vicino a Beirut, se noi abbandoniamo il

          controllo della strada Beirut-Damasco, il neonato non sopravvive.

             E se a forza di stare su quella strada vi ritrovate a Damasco?

             Non è necessario arrivare a Damasco. Non dev’esserci bisogno di andare

          a Damasco.
             Non  desideriamo  spingerci   no  a  Damasco.  Non  ci  teniamo,  non  ci
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