Page 271 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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soprattutto. Comprando immobili si può raddoppiare l’investimento in
pochissimo tempo: diciamo in meno di un anno.
E i ricchi diventano più ricchi, i poveri più poveri.
No! I ricchi diventano più ricchi, lo ammetto, ma i poveri non
diventano più poveri.
Diventano più ricchi. Il capitalismo come lo intendete voi, e cioè in
senso monopolistico, un uomo o un gruppo di uomini che vivono alle
spalle del pubblico interesse, qui non esiste per ora. Siamo a una svolta in
cui potrebbe attuarsi, ne convengo. Però cerchiamo di evitarlo col fatto
che quasi tutte le attività economiche, qui, sono nelle mani del governo.
Non c’è mai una persona o un gruppo che le monopolizza: gli azionisti
posseggono le compagnie solo al 49 per cento. Il 51 per cento appartiene
allo Stato che compra pei cittadini e, attraverso i guadagni, si riprende
poi il denaro prestato. Chi vuole costruirsi una casa, ad esempio, si fa
prestare dal governo il 70 per cento: senza interessi. Poi restituisce al
governo solo il 50 per cento.
Naturalmente da tali privilegi sono esclusi gli yemeniti, cittadini di un
altro paese. Gli yemeniti che vengono a lavorare in Arabia Saudita
usufruiscono degli ospedali gratis, delle medicine gratis, delle scuole
gratis: ma non partecipano alla ricchezza dei sauditi.
Che poi, insisto, è una ricchezza a parole perché è una ricchezza in
denaro liquido e basta.
Suvvia, Yamani!
A costo di irritarla, io sostengo che siamo ancora un paese povero. Oltre
all’industria e all’agricoltura e alle infrastrutture di un paese civile ci
manca infatti il materiale umano. Cioè educato e specializzato. Lo studio
è gratuito, in Arabia Saudita, compreso quello all’università. E noi
facciamo studiare i giovani, li mandiamo all’estero, ma ci vogliono anni
per ottenere un laureato o un tecnico. Nel frattempo bisogna importare
ingegneri, tecnici, gente specializzata che non sappiamo dove sistemare
perché mancano gli alberghi. Per costruire gli alberghi ci vogliono gli
appaltatori ad esempio: ma gli appaltatori vanno sistemati negli alberghi.
In tale circolo vizioso ci consumiamo. Tra l’altro ci manca il cemento. Ora
che s’è riaperto il canale di Suez contiamo di comprarlo in Europa, ma
nora dovevamo importarlo dalla Corea, dal Giappone, e dagli Stati Uniti
circumnavigando l’Africa. E ci mancano i porti perché ci manca il
cemento e perché ci mancano le altre cose che, in un circolo vizioso,