Page 268 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
P. 268
Molto petrolio deve essere ancora scoperto, e non tutti i giacimenti che
saranno scoperti si trovano nei paesi arabi o dell’OPEC.
D’accordo. V’è petrolio da estrarre in Alaska e al Polo Nord, lungo le
coste occidentali degli Stati Uniti e lungo le coste del Vietnam, lungo le
coste della Cina e, in minore quantità, dentro l’Unione Sovietica. Infine ve
n’è nel mare Egeo, o almeno vi sono forti probabilità che ci sia: diciamo il
su ciente a giusti care un po’ di guerra tra la Grecia e la Turchia. Però
depositi considerevoli esistono più in Alaska che altrove, senza contare i
paesi arabi come l’Iraq. E la stragrande maggioranza di quei depositi si
trova sotto il mare, a duecento o duemila metri di profondità. E la
tecnologia per estrarre petrolio a grandi profondità sotto il mare è molto
costosa. E praticamente da scoprire.
Comunque il paese dove esiste molto petrolio da scoprire, e non sotto il
mare ma nell’entroterra, sa qual è?
Non me lo dica.
È l’Arabia Saudita. Almeno un sesto delle riserve mondiali da scoprire lo
possediamo noi. E così il rapporto di forza resta inalterato. Glielo
dimostro coi numeri. Nel 1974 le riserve mondiali già scoperte
ammontavano a 740 miliardi di barili. Di questi, 64 miliardi nei paesi
comunisti e gli altri nei paesi che io de nisco appartenenti al mondo
libero. Di questi miliardi il Medio Oriente ha il 67 per cento, la sola
Arabia Saudita il 27 per cento. I giacimenti da scoprire ammontano a 963
miliardi di barili. Di questi, 350 miliardi di barili nei paesi comunisti e 613
miliardi di barili in Occidente e in Medio Oriente. Ebbene, almeno cento
miliardi di barili da estrarre si trovano nell’Arabia Saudita. Come potrete
fare a meno di noi?
Scoprendo altre fonti di energia.
Magari. E presto le spiegherò quel «magari». Per ora le dico che nel
1973 il petrolio ha provveduto al 48 per cento del fabbisogno mondiale di
energia, il petrolio e il metano insieme al 67 per cento. Fare a meno del
petrolio è tutt’altro che facile. E a cosa si allude dicendo «altre fonti di
energia»? Incominciamo col greggio sintetico che attualmente viene a
costare sette dollari al barile, anziché i 10 dollari e 46 del greggio
autentico. Risolvere il problema col greggio sintetico è antieconomico
perché, mentre il costo del petrolio diminuisce con la maggiore
produzione, il costo del greggio sintetico aumenta con la maggiore