Page 108 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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spieghiamo la vittoria che lui ha riportato morendo. I genitori diventano
così eri di lui che subito o rono un altro glio per il sacri cio. E il glio
viene, contento di essere guardato come un eroe. O un futuro eroe. Siamo
fatti così, noi arabi. Ciò la disturba?
Sì, tanto. Sta parlando con una persona che giudica la guerra la più grossa
manifestazione di imbecillità umana. Abu Lotuf, le pongo una domanda già
posta ad altri ma rimasta sempre senza risposta: quanti fidayn ci sono?
Onestamente, non lo sappiamo neanche noi. Direi molte decine di
migliaia per ciò che riguarda i combattenti nelle basi in Giordania e nel
Libano. Però a questi bisogna aggiungere i dayn che agiscono nel
territorio occupato da Israele e coloro che contribuiscono alla lotta senza
combattere. O non ancora. Tra quelli che non combattono ancora ma che
sono armati bisogna includere anche i rifugiati dei campi profughi.
Davvero non so risponderle. Calcolando d’avere mobilizzato il dieci per
cento di una popolazione di circa due milioni, concluderei che all’incirca
200.000 palestinesi combattono con Al Fatah. Ma i dayn veri e propri li
ridurrei a un terzo.
Voglio dire quelli bene equipaggiati, bene allenati, in grado di sostenere
battaglie con le truppe israeliane. Se non fossero così numerosi non
potremmo effettuare tante operazioni.
Abu Lotuf, è esatto o no che Al Fatah non include mai in queste azioni i
sabotaggi nei paesi stranieri il dirottamento degli aerei eccetera?
Esatto. Quella è roba da scimmie e noi l’avversiamo con sdegno. Sono
altri gruppi che non hanno nulla a che fare col nostro, a rendersi
colpevoli di tali gesti scimmieschi. Ma dove vogliono arrivare, a che
serve? Gliel’ha chiesto lei? Mi dica quel che le hanno risposto. Ma non
capiscono quanto è pericoloso di fronte all’opinione pubblica mondiale? A
cosa serve ammazzare i vecchi, i bambini, i viaggiatori negli aeroporti?
Se in guerra non si segue un minimo di princìpi umanitari, non si è più
soldati: si diventa assassini. Bisogna sceglierlo il campo di battaglia, e noi
di Al Fatah lo abbiamo scelto: il nemico lo uccidiamo al fronte o in casa
sua. Purtroppo l’essenza della guerra è uccidere, ma quando si torna dal
fronte bisogna dimenticarci d’aver usato il fucile. Lo scriva che noi non
c’entriamo con quella roba. L’opinione pubblica a noi preme.
L’opinione pubblica è molto perplessa, Abu Lotuf. Senza dubbio incomincia a
comprendervi ma i sentimenti che prova verso di voi assomigliano,