Page 183 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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segue, lo osserva, e conosce le sue abitudini. E un marocchino
naturalizzato olandese, questo qualcuno. Si chiama Muhammad
Bouyeri. Ha ventisei anni, è nato qui.
Qui ha fatto le scuole elementari, s'è diplomato al liceo, cosa
che in Marocco non si sarebbe sognato nemmeno, e dopo il
liceo ha studiato informatica aziendale. Vive con la famiglia.
Tre fratelli più giovani e il padre. La madre è morta. Fino a
qualche tempo fa con loro viveva anche una sorella. Ma poi lei
è rimasta incinta e il padre l'ha cacciata urlando che si
accontenti d'un sì mite castigo. Proprio quella settimana, in Iran,
una bambina di tredici anni è morta lapidata perché il fratello
l'aveva violentata e messa incinta. Però il padre è «integrato».
«Moderato» e «integrato».
Fino a tre anni fa permetteva addirittura che Muhammad
bevesse la birra, frequentasse i nightclub, e si vestisse
all'occidentale. Dico fino a tre anni fa perché tre anni fa è
successa una cosa che si chiama Undici Settembre, e
Muhammad è cambiato. Ha cessato di bere la birra, di vestirsi
all'occidentale, s'è fatto crescere la barba, e anziché i night-club
ha preso a frequentare la moschea di El Tawheed dove
(sorpresa, sorpresa) l'imam predica contro i cristiani. Dice che
vanno uccisi, bruciati perché gli ebrei e i cristiani vanno trattati
«come legna da ardere». Se sono omosessuali, invece, vanno
buttati giù dalla finestra d'un ultimo piano. E a udire queste cose
Muhammad è diventato molto religioso. Ha fatto perfino il
testamento della Jihad cioè è entrato a far parte dei giovani
mussulmani che anche in Europa sono pronti a fare quello che i
kamikaze fanno in Iraq e in Israele o dove càpita. Il testamento
è un foglietto scritto a mano in arabo e in olandese. Dice:
«Inzuppate nel sangue! Sono queste le mie ultime parole trafitte
dalle pallottole». Muhammad Bouyeri lo porta sempre con sé,
quello stupido testamento. Ma, a quanto pare, non è il solo. Il
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