Page 154 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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l'insegnante di religione glielo impedì. «Fermi tutti. Non
                toccatele. Il Corano lo proibisce». Le poverine annaspavano,

                gridavano, imploravano aiuto, e lui ripeteva il-
                Coranoloproibisce. Così i bagnini non osarono disubbidirgli, le

                lasciarono affogare. (Più o meno, ciò che tempo fa accadde in
                Arabia Saudita dove per non offendere il Corano i pompieri

                lasciarono bruciare trentasei donne in un incendio). Dopo la

                morte delle cinque sedicenni, a Smirne non ci fu neppure una
                denuncia per mancato soccorso. E quando il quotidiano

                Hurriyet pubblicò la notizia, Erdogan si guardò bene dall'aprir
                bocca. Sua moglie, idem. Sì, lo so: qualche discepolo di Ataturk

                c'è ancora. C'è anche il suo partito che non conta più nulla. C'è
                anche il suo esercito che ormai conta pochissimo. Nondimeno la

                realtà della Turchia riconsegnatasi al verbo del Profeta è questa,
                e dimostra in maniera inequivocabile le bugie dell'Islam

                moderato.


                Ne convengo, e qualcosa qui non torna. Ma al momento di

                emettere il giudizio favorevole alla candidatura della Turchia,

                la Commissione Parlamentare Europea lo conosceva o no il
                rapporto di Amnesty International?



                Certo che lo conosceva. L'olandese Fritz Bolkestein e l'austriaco
                Franz Fischler, due dei pochi parlamentari che definivano quella

                candidatura «euro-incompatibile», 10 avevano subito
                consegnato a Mortadella. Suppongo che Mortadella conoscesse

                anche la storia delle cinque sedicenni affogate: tutti i giornali ne
                avevano parlato. Tutti.



                Eppure quel giudizio favorevole lo emise. Dichiarò che

                nonostante alcune «zone d'ombra» la Turchia soddisfaceva in
                «modo sufficiente» i criteri politici richiesti dai parametri di

                Copenaghen e concluse: «Quasi all'unanimità la Commissione
                raccomanda ai Capi di Stato e di Governo d'aprire i negoziati




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