Page 149 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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rapporti con Israele, e dal 1952 era nella Nato. Secondo i
politici, queste tre cose bastavano a considerar la Turchia
un'appendice dell'Occidente. Una squadra di calcio, un posto
per andare in vacanza e visitare il museo Topkapi. Ma poi le
cose cambiarono.
Indovinate perché.
Perché se una rosa è una rosa è una rosa, come diceva
Gertrude Stein, il Corano è il Corano è il Corano! E nonostante
la rivoluzione laica di Atatzirk in Turchia successe quel che
nonostante l'occidentalismo dello scià Reza Pahlavi era
successo in Iran.
L'Islam si risvegliò. Si risvegliarono i mullah, si riaprirono le
moschee che del resto non avevano mai chiuso i battenti, e a
poco a poco le nipotine delle donne che nel 1924 s'erano tolte il
velo rimisero il velo. I loro fratelli rimisero il fez. Poi venne Bin
Laden. Venne l'Undici Settembre. Superato l'istante di
smarrimento il nostro Siamo-Tutti-Americani diventò Siamo-
Tutti-Mussulmani, e alle elezioni del 2002 si presentò un
mussulmano «moderato»: Recep Tayyip Erdogan.
Esatto. Così moderato che per eccessi di fanatismo integralista
era stato quattro mesi in prigione. Così moderato che durante gli
attacchi kamikaze scatenati nel 2003 ad Ankara non avrebbe
mai pronunciato il termine «terrorismo islamico».
Anche lui avrebbe detto «terrorismo» e basta. Al massimo,
«terrorismo religioso». Così moderato che sarebbe stato il primo
a voler rimettere nel Codice Penale il reato di adulterio. Così
moderato che da anni manda le figlie a studiare negli Stati Uniti
«dove ci sono College nei quali si accetta l'uso del velo, simbolo
della tradizione mussulmana». Così moderato che la moglie (e
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