Page 146 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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per pura disperazione. La Turchia nacque verso l'Undicesimo
Secolo, quando i turchi selgiuchidi e ottomani e turkmeni si
installarono in Anatolia e insieme alla loro lingua vi imposero il
Corano.
Disgrazia alla quale sopravvissero solo alcune minoranze come
i curdi e gli armeni. Comunque oggi gli armeni non ci sono più.
Siccome in gran maggioranza erano cristiani, un po' per volta i
turchi li hanno fatti fuori come agnelli per la festa del Ramadan.
Quanto ai curdi, bè: se sei un curdo in Turchia, è meglio che tu
vada a vivere da un'altra parte. La Turchia è l'erede dell'Impero
Ottomano, il gran regno che spinto dal sogno d'espandersi in
Europa nel 1300 si insediò a Gallipoli cioè sui Dardanelli. Di lì
mosse alla conquista della Tracia e della Macedonia poi della
Grande Serbia, della Bulgaria, della Romania, dell'Ungheria, e
passo dopo passo giunse a Vienna. Per ben due volte la mise
sotto assedio. La seconda volta nel 1683 con seicentomila
uomini scortati da migliaia e migliaia di cavalli, bovi, capre,
cammelli, harem pieni di mogli nonché di concubine. E
menomale che in nome di Gesù Cristo noi si riuscì a respingerli.
Del resto due secoli prima cioè nel 1453, quell'impero aveva
tolto di mezzo Costantinopoli per chiamarla Istambul e
trasformare le chiese in moschee. Tutte cose di cui i turchi non
si sono mai dimenticati e alle quali guardano con gran nostalgia.
Il guaio è che non ce ne siamo dimenticati neppure noi. Infatti
per esprimer sgomento o terrore in Italia si dice ancora
«Mamma li turchi». Però voi state attenti, bambini. Se lo dite, i
padroni del Politically Correct, e in particolare dell'Ulivo che è
un vegetale simbolo di Pace e Fratellanza, vi danno subito di
razzisti. Tempo fa a Strasburgo il mamma-li-turchi scappò a
Mortadella che è amicissimo dei turchi, e mancò poco che
finisse in galera. Cioè dove vorrebbero mandare me che passo la
vita a dire mamma-li-turchi.
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