Page 143 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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l'articolino contro chi li ha costretti a scappare, servono a ben
poco. Hanno troppa paura di esporsi, di mettere in pericolo i
parenti rimasti in patria o d'essere uccisi all'estero da qualche
sicario. Quasi ciò non bastasse, le masse ignoranti e bigotte che
da noi ci sono venute in cerca di fortuna, non di libertà, li
disprezzano. Non li ascoltano, non li leggono, non li
frequentano.
Addirittura li chiamano traditori, spergiuri, apòstati, e in certo
senso lo sono. Perché da noi mangiano il prosciutto, bevono il
vino, ascoltano la musica, rispettano le donne, vanno poco o
non vanno affatto alla moschea, spesso non osservano il
Ramadan. Cambiano, insomma. Diventano mussulmani non più
mussulmani, scoprono che Ernest Renan aveva ragione a
sostenere che l'Islam è il regno del dogma assoluto. La più
pesante catena che sia stata imposta al genere umano.
Dimentichi Abdel Rahman al-Rashed. Lui non è un vero
mussulmano. È un tipo come me. Un fuorilegge, un eretico. Una
mosca bianca che prima o poi schiacceranno con lo
schiacciamosche. Sa chi è un vero mussulmano? Il presidente
dell'Associazione Scrittori Siriani che al Convegno di Damasco
declamò: «Quando sono crollate le Due Torri ho sentito ciò che
credo si senta a resuscitare.
A uscire dalla tomba dentro cui siamo stati sepolti.
M'è parso di salire in cielo, di volare sopra il cadavere della
potenza imperialista americana, i miei polmoni si sono riempiti
d'aria e ho respirato dolcemente. Ho goduto come non avevo
mai goduto». È l'ex-imam di Cremona, quel Najib Rouass che
l'8 dicembre 2003 venne arrestato perché nella moschea di
Cremona la Jihad la predicava così: «Che la nostra religione
diventi una spada per spazzar via i cristiani. Che la terra crolli
sotto i loro piedi come un terremoto. Che bombe esplodano su
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