Page 138 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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mussulmano che non si eccita per una diva del cinema, che non
provoca una rissa, che in compenso si ribella a una legge
emessa dagli uomini e di conseguenza in contrasto con le leggi
di Dio, è un uomo cattivo. E raramente quell'uomo "cattivo" gli
piacerà. Siano essi capitalisti o marxisti, liberali o radicali,
omosessuali o femministe». Questo non favorisce la
convivenza, ammise il giornalista. Giova agli integralisti e rende
il Sacro Libro incompatibile con lo Stato di Diritto.
Poi, quasi con candore, invitò i mussulmani a leggere un altro
Corano, meglio tradotto e meglio commentato anzi
contestualizzato: il Corano edito dalla Rizzoli (che come tutti
sanno è la casa editrice del Corriere). Infine, quasi con le
lacrime agli occhi: «Possibile che nelle moschee e nella società
italiana s'imponga un'immagine così oscurantista, così
aggressiva, così intollerante, così misogina, del Corano e
dell'Islam?». Parlò addirittura di Islam tradito. E questo mi
disturbò quasi più del «documento-fondamentale», degli Imam
che erigono le moschee nel Chianti, dei moderati che
ammazzano la figlia in blue jeans, dei...
Perché?
Perché non si può purgare l'impurgabile, censurare
l'incensurabile, correggere l'incorreggibile. Ed anche dopo aver
cercato il pelo nell'uovo, paragonato l'edizione della Rizzoli con
quella dell'Ucoii, qualsiasi islamista con un po' di cervello ti
dirà che qualsiasi testo tu scelga la sostanza non cambia. Le
Sure sulla Jihad intesa come Guerra Santa rimangono. E così le
punizioni corporali.
Così la poligamia, la sottomissione anzi la schiavizzazione della
donna. Così l'odio per l'Occidente, le maledizioni ai cristiani e
agli ebrei cioè ai cani infedeli. Così l'incompatibilità fra la
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