Page 19 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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La donna in grigio



                Non  riesco  a  vedere  Ingrid  Bergman  in  Svezia:  nell'isola  di

                pietre  dove  trascorre  l'estate  col  terzo  marito  Lars  Schmidt  o

                nella Stoccolma monotona e fredda dove essa nacque sul finire
                della Prima guerra mondiale. Le notti bianche che per sei mesi

                all'anno fanno spasimare un desiderio di buio e le lunghe notti
                che per altri sei mesi fanno spasimare un desiderio di luce non si

                addicono  al  suo  spirito  inquieto.  La  metodicità  dei  suoi
                concittadini che non parcheggiano mai l'automobile in un luogo

                proibito,  che  non  dimenticano  mai  di  mettersi  in  coda  per
                comprare  un  francobollo,  e  son  tanto  scrupolosi  da  aver

                statalizzato perfino i teddy boys utilizzandoli in ore stabilite per
                le  pubbliche  necessità  (lasciandoli  sgavazzare  per  il  resto  del

                giorno nell'apposito recinto che appartiene al municipio), non si

                addice al suo bisogno di avventura. Quand'ero a Stoccolma io
                abitavo  in  un  piccolo  albergo  di  fronte  alla  Reale  Accademia
                d'Arte Drammatica: dove lei stessa ha studiato e dove studiano

                ancora Max von Sidow e Ingrid Thulin, Gunnar Bjòrnstrand e

                Ingmar Bergman. Dalla finestra della mia camera mi divertivo a
                guardarli quando entravano alle otto del mattino o uscivano alle

                sei del pomeriggio: puntuali come ferrovieri, inosservati come
                maestri  di  scuola,  anonimi,  vestiti  di  grigio.  E  pensavo  che

                Ingrid  Bergman  non  avrebbe  potuto  essere  una  di  loro.  In
                quanto svedese, Ingrid Bergman è tutt'al più Peer Gynt che alla

                vigilia delle nozze con Solvejg fugge pel mondo e vi vaga per
                tornare  al  villaggio  solo  quando  starà  per  morire.  Come  Peer

                Gynt infatti essa fuggì giovanissima dalla Svezia, conobbe molti
                amori e molti paesi, fu americana in America, italiana in Italia,

                ora è francese in Francia insieme a un marito che ha qualcosa,
                anche lui, del Peer Gynt. Di tutti questi paesi ed amori quello

                che ha lasciato in lei una impronta più forte è il paese più forte:




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