Page 92 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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maggiore  fortuna.  Gregory  fu  più  arrendevole  e  non  soltanto
                Veronique  ebbe  la  famosa  intervista,  ma  non  la  scrisse  mai.

                Dopo l'incontro, infatti, tutta la sua vita fu dedicata, anziché a
                scrivere articoli, a inseguire il suo idolo su e giù per il mondo.

                    Gregory  andava  a  Londra  e  Veronique  andava  a  Londra.
                Gregory  andava  a  Bombay  e  Veronique  andava  a  Bombay.
                Gregory  andava  a  Madrid  e  Veronique  andava  a  Madrid.  Per

                quei costosi viaggi, Veronique vendette quel poco che aveva in
                famiglia e, quando non ebbe più nulla da vendere, Gregory Peck

                chiese il divorzio da Greta e si portò a Hollywood Veronique, in
                attesa di legalizzare quel difficile amore.
                  Imprudentissima decisione. Hollywood accolse Veronique con

                la maggior antipatia che fosse mai stata tributata a una ragazza
                che  contravviene  alle  regole.  La  chiamavano  «Oh,  là  là»,  la

                scartavano ai ricevimenti dove invitavano l'attore, le dedicavano
                commenti  maligni.  «Confidential»  scrisse  perfino  che  aveva

                conquistato  Gregory  Peck  chiedendogli,  anziché  le  notizie,  di
                fare la doccia nella sua stanza da bagno: «Sono molto povera»

                gli avrebbe detto Veronique «e non posseggo la doccia».
                  Aggiunse che, a Parigi, era stata amica di Fredé, donna che
                veste i calzoni, e di altra discutibile gente. Mise in rilievo come

                fosse  responsabile  dell'infelicità  della  povera  Greta  che,  dopo
                essere  stata  abbandonata  da  Gregory  Peck,  inghiottiva  litri  di

                alcool.  Nessuno  se  la  prendeva  con  Gregory  Peck  sebbene  la
                «colpa» fosse senz'altro da dividere in due. Erano così irritati a

                Hollywood  che,  quando  il  2  gennaio  del  1956  i  due  si
                sposarono,  i  giornali  dedicarono  all'avvenimento  pochissime

                righe. Si limitarono a dire che Gregory Peck aveva sposato «Oh,
                là  là»  e  dedicarono  invece  commoventi  articoli  alla  moglie
                abbandonata.

                  Una frase accompagnava, dovunque andasse, Veronique Peck:
                «Povera  Greta».  Hedda  Hopper  la  definì  «una  strega  con  la

                quale non vorrei litigare».
                  Avevo visto Veronique molte volte, mentre ero a Hollywood,

                ma  non  avevo  mai  cercato  di  avvicinarla.  Non  so  perché  mi



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