Page 8 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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mentre racconta le gioie, poche, dello star system, ne mette a
                fuoco i dolori, parecchi, per esempio quando riassume l'odissea

                di  Judy  Garland,  l'attrice  bambina  (poi  madre  di  un'altra
                predestinata, Liza Minnelli) che avrebbe solo voluto mangiare

                un  po'"di  cioccolata  e  cantare,  e  che  invece  a  tredici  anni
                cominciò a ingrassare, le proibirono dolciumi e gelati ed entrò
                in una spirale di disperazione: «Le pillole per dimagrire, e poi

                quelle per dormire, e poi quelle per svegliarmi, e poi quelle per
                stare tranquilla». Osservando la grande macchina fabbrica- divi

                degli  studios,  la  Fallaci  coglie  pillole  di  futuro,  tendenze  che
                sarebbero poi maturate e con cui ci troviamo a fare i conti ancor
                oggi.  Inciampa  per  esempio  in  un  omino  da  nulla,  «di  scarsa

                educazione e cultura, abilissimo soltanto a vendere le fandonie
                della  pubblicità  e  nel  raccogliere  pettegolezzi  utili»:  e  voilà!,

                ecco  ben  spiegato  il  fenomeno  nascente  del  public  relationist,
                oggi  pierre,  cioè  chi  provoca  dietro  pagamento  articoli  su  un

                prodotto o su un personaggio. Sale sulle alture di Beverly Hills
                ed  ecco  che  vede  luccicare  a  centinaia  i  simboli  della  nuova

                agiatezza, a forma di rene, di pianoforte, di fiore: sono le piscine
                dei  divi  anni  Cinquanta  che  non  hanno  nulla  da  invidiare  a
                quella  prossima  ventura  del  buon  Mastella  da  Ceppaloni.

                Orecchia  i  discorsi  di  una  ragazzina,  la  figlia  del  legale  della
                MGM, che un giorno torna a casa piangendo: «Sono disgraziata:

                gli  altri  ragazzi  hanno  quattro  genitori  e  io  soltanto  due»,  ed
                ecco che annuncia gli albori della famiglia allargata. Anticipa

                poi  le  gioie  del  vip  watching,  di  chi  passa  le  sere  nei  locali
                sperando di sedere vicino a «un irraggiungibile», e racconta di

                quella coppia maniaca che si ridusse in miseria pagando cifre
                astronomiche mangiando e bevendo nei locali segnalati «nella
                speranza di vedere attori che non videro mai»: un presagio di

                un'ossessione  che  oggi  è  ancor  peggio,  perché  dai  famosi  è
                dilagata verso gli ex famosi, affligge chi miseramente si incolla

                davanti alla TV per sorbirsi le confessioni di chi noto non è più,
                e vorrebbe riesserlo.

                    Infiltrandosi  negli  studios  californiani,  l'Oriana  indovina  in



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