Page 75 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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Capitolo terzo


                  Le vittime di Bob Harrison vanno a implorare perdono per i
                loro  peccati  mortali  in  una  chiesa  cattolica  di  Beverly  Hills.

                Contiene appena duecento persone, ha l'aspetto pulito e modesto
                delle chiese di campagna, è circondata da un prato dove i fedeli
                parcano lussuose automobili dagli assurdi colori. La chiamano,

                per  questo,  Our  Lady  of  the  Cadillacs,  Nostra  Signora  delle
                Cadillac,  sebbene  sia  dedicata  al  Buon  Pastore,  The  Good

                Shepherd's Church. La facciata, dipinta di bianco, si affaccia sul
                tratto  più  elegante  di  Sunset  Boulevard,  dove  il  viale  si

                arricchisce di verde e di palme.
                  Davanti c'è la villa rosa del regista Vincent Minnelli e dietro

                c'è  il  Beverly  Hills  Hotel  dove  si  danno  i  ricevimenti  e  si
                svolgono sensazionali episodi destinati a finire sul giornale. Le
                vittime di Bob Harrison la preferiscono per la sua posizione, per

                il  fatto  che  ci  vanno  anche  le  giornaliste  cattoliche  (costoro
                possono  dunque  testimoniare  quanto  siano  buoni  e  devoti  gli

                attori di Hollywood) e perché il parroco è un igienista. La pila
                dell'acqua  santa  contiene  acqua  sterilizzata,  l'aria  è  satura  di

                DDT.
                  Non c'è puzzo di fumo perché le candele sono tutte elettriche,

                né  profumo  di  incenso  perché  a  molti  da  noia.  D'inverno  la
                chiesa  è  riscaldata  col  termosifone  e  d'estate  è  rinfrescata  col
                ventilatore. Le panche sono comode, ampie, e sempre verniciate

                di fresco. Mancano soltanto i cuscini: onde mortificare la carne.
                    Una  domenica  mattina  mi  recai  alla  chiesa  della  Nostra

                Signora  delle  Cadillac.  Scelsi  la  Messa  delle  undici:  ben
                sapendo  che  il  misticismo  più  acuto  soccombe,  nei  divi  di

                Hollywood  come  nei  nostri  commendatori,  alla  voglia  di
                dormire  quando  è  domenica.  E  non  sbagliai.  M'ero  appena

                sistemata nell'ultima panca quando la sorprendente processione
                ebbe inizio. Arrivò, per primo, l'attore Van Johnson, tutto serio
                e  vestito  di  blu,  con  un  fiore  bianco  all'occhiello  e  la  moglie

                sottobraccio. Tuffò l'indice nell'acqua sterilizzata, si inginocchiò



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