Page 73 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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vuol  dire  che  Bob  Harrison  è  in  possesso  di  una  verità  più
                scandalosa della menzogna che ha scritto.

                    Ammettiamo,  ad  esempio,  che  pubblichi  la  storia  dell'attore
                XY la cui moglie è stata sorpresa in un corridoio a baciare il

                cantante ZV. E che sia una calunnia. Con novanta probabilità su
                cento la calunnia significa che la persona sorpresa a baciare il
                cantante  ZV  non  era  la  moglie  dell'attore  XY,  ma  lo  stesso

                attore  XY.  Di  qui  nasce  il  ricatto.  Se  l'attore  protesta  o  da
                querela, Harrison pubblica la verità. L'attore non protesta quasi

                mai. Non protesta nemmeno se è innocente e la moglie davvero
                colpevole.  Dick  Poweli  (sua  moglie  June  Allyson  fu  spesso
                presa di mira da «Confidential») dichiarò tempo addietro: «Cosa

                potete  fare  quando  una  montagna  di  bugie  sommerge  vostra
                moglie?  L'avvocato  mi  ha  detto  che  la  querela  per  calunnia  è

                come  soffiare  al  vento.  È  un  compito  che  spetta  al  governo».
                Rory Calhoun, i cui trascorsi in prigione furono spesso illustrati

                da «Confidential», disse: «Non me ne sono preoccupato troppo.
                Ho  ricevuto  molte  lettere,  non  tutte  amichevoli,  dopo  la

                pubblicazione.  Quel  Rushmore  che  scrisse  la  storia  mi  aveva
                chiamato,  prima  di  stamparla,  per  avere  qualche  altro
                particolare,  aggiungendo  che  in  qualsiasi  modo  l'avrebbe

                stampata. Che potevo farci? Glieli diedi. Sapeva troppe cose».
                  I soli che si ribellarono al malcostume furono Robert Mitchum,

                Maureen O'Hara, Errol Flynn e Liberace. Ne nacque il processo
                che sappiamo e ancora oggi molta gente di Hollywood si chiede

                se non avrebbero fatto meglio a lasciar correre. Certo il loro fu
                un gesto di coraggio, ma, dopo le scandalose dichiarazioni fatte

                dai  testimoni  durante  il  processo,  chi  si  sentirebbe  di  non
                credere  completamente  alle  accuse  di  Bob  Harrison?  Gli
                informatori di costui non sono stinchi di santo: callgirls, amanti

                tradite, mogli deluse, portieri cui non basta la mancia. Ma sono
                bene informati. E più informati di loro sono i detective privati

                della Hollywood Research, organismo di Harrison, e i poliziotti
                che prestano servizio per Bob Harrison. Nessuno, ad esempio,

                mise  mai  in  dubbio  l'autenticità  delle  fotografie  scattate  col



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