Page 165 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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proporzioni, a certi idoli nostrani.
Ma la somiglianzà finisce là dove le adolescenti (che sembrano
stupide ed eccitabili allo stesso modo in tutti i paesi del mondo)
fanno sghiribizzi in loro onore. I nostri cantanti di successo
sono di solito poveracci: ex impiegati statali o dattilografe che
hanno ancora attorno il vago puzzo di cavoli dei casamenti
popolari dove son nati. Bonaccioni e semplici, credono di essere
personaggi importanti e raffinati appena un settimanale a
rotocalco pubblica le fotografie della loro mobilia e stoviglie.
Faciloni e casalinghi, anche quando cercano di darsi «un po'"di
tono», pilotando una macchina americana o una fuoriserie,
frequentando gli ippodromi, indossando abiti da sera,
rispecchiano, fino all'ultimo sospiro delle canzoni, le loro
origini modeste, i nostri circoli dopolavoristici e aclistici, le
nostre parrocchie, le nostre miserie nazionali, donde son
cresciuti.
Circondati dalla stima dei garzoni dei parrucchieri e
dall'ammirazione delle commesse della Rinascente e di Motta,
rimangono sempre personaggi vaghi e innocui. Non così Presley
che, come ho detto, è pericoloso. E non perché promuova tanti
isterismi (anche Sinatra faceva svenire le ragazzine ai suoi bei
tempi) o perché si circondi di teppisti, ma perché è genuino.
Non soffre né di timidezze né di confusioni spirituali. Come
quei gangsters che hanno raggiunto popolarità, ricchezza e
stand- up ita la migliore società, Presley sfoggia una sicurezza e
un sangue freddo eccezionali e si comporta sempre come se
tutto gli fosse dovuto. Ma che sia un prodotto della peggior
società americana lo si capisce a sentire la sua voce, a vedere i
suoi gesti, a guardare come veste, a rimirare quel volto simile
tragicamente a quelli che figurano nei casellari della polizia. È
nato teppista e teppista è rimasto: canta, s'agita, balla e vive
come il giovane bullo della teppa. E con il potere, non soltanto
materiale, che gode, ma soprattutto di suggestione, egli ci fa
paura. È genuino e pericoloso come la cronaca nera d'America,
la più sanguinosa e orrenda perché la più freddamente pazza di
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