Page 162 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
P. 162

under thè Elms.
                  Aveva sempre quella faccia infelice e non parlava a nessuno.

                Dopo il lavoro scappava nascosto dietro un paio di occhiali.
                    Guardava  torvo,  come  se  odiasse  tutti.  Ma  non  bisogna

                sottovalutarlo.  A  modo  suo  rispecchia  (almeno  sinora  sembra
                rispecchiare)  un  aspetto  dell'America  più  seria:  come  William
                Holden per altro verso. E come Holden ha un rispetto grande

                per  il  proprio  mestiere  ed  è  modesto.  I  blue  jeans  ricevuti  da
                Dean  sono  per  lui  una  bandiera  di  battaglia,  non  gli  servono

                tanto per montare sulle moto dei «selvaggi» o finire nelle hoìtes
                esistenzialiste,  quanto  per  combattere  certo  costume.  Sembra
                che  glieli  abbia  affidati  tutt'America  perché  li  riconduca,  da

                quella uniforme di ribelli che erano diventati, al vero scopo per
                cui furono sempre tagliati: di coprire le gambe degli operai, dei

                vaccari,  dei  contadini.  Così  Perkins,  piuttosto  che  derivare  da
                Dean, lo combatte.

                  Come Perkins è rappresentativo di una reazione, così un altro
                giovane, fors'anco più popolare di lui e Dean, impersona certe

                tendenze  genuine.  Costui  si  veste  d'oro:  pantaloni  e  giacca  in
                lamé d'oro, scarpe in pelle d'oro, cravatta tessuta con fili d'oro a
                diciotto  carati.  Ma  attenzione:  Elvis  Presley,  così  tanto

                idolatrato  dalla  gioventù  americana,  è  pericoloso.  Non  a  torto
                l'Associazione  Maestri  e  Genitori  d'America  ha  detto  di  lui:

                «Dovrebbe  essere  messo  in  prigione.  Con  la  sua  sciocca
                spavalderia  egli  influenza  la  delinquenza  minorile  in  tutti  i

                quarantanove Stati d'America».
                  È un pessimo attore e non soffre complessi di persecuzione o

                di angoscia. Possiede nove automobili, una casa- palazzo con la
                piscina  a  forma  di  chitarra  e  il  parco  circondato  da  una
                cancellata a forma  di pentagramma,  un diamante  sul quale  ha

                fatto  incidere  le  sue  iniziali,  ha  ciò  che  vuole:  esige
                duecentomila dollari (circa centotrenta milioni di lire) per una

                trasmissione  televisiva  di  dieci  minuti,  e  glieli  danno.  L'unica
                cosa che non è riuscito ad avere è l'esonero dal servizio militare.

                Nonostante  le  suppliche  inviate  dai  club  Elvis  Presley  al



                                                           162
   157   158   159   160   161   162   163   164   165   166   167