Page 107 - Oriana Fallaci - I sette peccati di Hollywood
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che  faceva  ogni  giorno  a  Karachi,  per  dare  la  buona  notte  ad
                AH.

                  Poi Ali volò al Messico e rimase alcune settimane con Gene.
                In quella occasione essa spostò il diamante all'anulare sinistro e

                negò  che  l'Aga  fosse  contrario  alle  nozze.  Aggiunse  che  si
                sarebbero sposati presto a Parigi. La dichiarazione fu pubblicata
                sui giornali con grande evidenza. Ma quando intervistarono Ali,

                costui rispose: «Non ho proprio nulla da dire» e partì per non
                farsi più rivedere.

                    Aveva  incontrato  la  modella  Bettina.  «Questo»  dice  Belle
                Tierney  «fu  la  rovina.  Altre  donne  avrebbero  sopportato
                l'umiliazione  e  il  dolore.  Gene,  no.  Teneva  troppo  alla  sua

                dignità e, nonostante la disgrazia di Daria e il divorzio da Oleg,
                non era allenata alle sofferenze.» Come se non bastasse, tutti a

                Hollywood cominciarono ad additarla come quella che non era
                riuscita a rimpiazzare Rita Hayworth.

                    «Che  cosa  hai  fatto,  Gene?  Te  lo  sei  lasciato  scappare?»
                scrissero i più crudeli.

                    Non  riusciva  più  a  imparare  a  memoria  una  parte,  non
                sopportava le luci accecanti, non poteva alzarsi alle cinque del
                mattino per essere al teatro di posa alle otto. Soprattutto non era

                capace di sopportare le occhiate ironiche delle colleghe. Il suo
                volto si faceva sempre più scavato, gli occhi inquieti.

                    Ripresero  le  sedute  dallo  psicanalista.  Nel  marzo  del  1956
                ebbe  un  pauroso  collasso  e  fu  ricoverata  in  una  etnica

                psichiatrica. Ci rimase sei mesi, poi credettero che fosse guarita
                e  la  rimandarono  a  Hollywood.  Ma  era  gonfia,  ancora  più

                imbnittita, non si poteva fotografare neppure da lontano. E
                  glielo dissero.
                  Ne soffrì al punto di ricadere nella sua dolce follia. Dice Liza

                Murphy  che  la  conobbe:  «Vagava  come  una  sonnambula
                girando il suo diamante intorno al dito e non faceva che parlare

                di Ali». La ricoverarono una seconda volta: ma in manicomio.
                Poi migliorò e la madre volle accompagnarla a Green Farms, la

                sua bella proprietà nel Connecticut. Da Green Farms si trasferì



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