Page 9 - Oriana Fallaci - 1968
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La tragedia incomincia con la paura
Gennaio-Marzo
Il 1968 di Oriana Fallaci si apre a migliaia di chilometri da
casa, in Vietnam, dove si trova insieme al fotografo Gianfranco
Moroldo per documentare la guerra in atto per conto
dell’«Europeo».
È il grande incarico che la consacra corrispondente di
guerra, cui seguiranno molti altri. È arrivata nel paese nel
novembre 1967 e vi ritornerà dodici volte in sette anni,
documentando menzogne e atrocità, ma anche eroismi e
umanità di un conflitto che lei stessa definì una sanguinosa
follia.
Durante la sua permanenza nell’ex Indocina incontra e
intervista tutti i protagonisti dello scontro: generali USA,
governanti del Sud e del Nord del paese, soldati americani,
vietcong, religiosi, gente comune, fornendo un affresco crudo e
impietoso delle ragioni del conflitto.
In Vietnam incontra anche François Pelou, corrispondente
di France Presse, con cui avrà una relazione durata fino al
1973.
Salvo un breve ritorno a New York durante la battaglia di
Saigon, resterà nel paese fino a fine marzo. Rientrando si ferma
a Hong Kong, il cui futuro è nelle mani della Cina della
Rivoluzione culturale.