Page 399 - Oriana Fallaci - 1968
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come gli americani: mirano solo al soddisfacimento dei bisogni
fisici. Come gli americani, tutto quello che vogliono è
un’automobile e un televisore e una macchina per lavare i piatti.
Sono congelati in una esclusiva ricerca di beni materiali, e a noi
non interessa una società basata sui valori che ci indica l’Unione
Sovietica. A noi non interessa l’alleanza con un paese che fa le
corse con gli Stati Uniti. Giusto, ragazzi?
RAGAZZI: Giusto. Giusto. Giusto.
Il vostro eroe, dunque, chi è?
ERNESTO: L’eroe di noi tutti indistintamente è il Che Guevara.
Per moltissimi, ovvio, Pancho Villa ed Emiliano Zapata. Nelle
manifestazioni, ad esempio, alziamo sempre il ritratto di
Emiliano Zapata. Però se chiedi qual è il più rappresentativo,
devo rispondere Che Guevara. Perché non si fermò a fare il
capo di governo come Castro. Perché non si contentò di Cuba.
Perché sapeva sacrificarsi.
Quanti di voi sono cattolici?
ERNESTO: Si usa dire che il novantotto per cento della
popolazione messicana è cattolica, però fra i giovani non vi
sono molti credenti. Come in tutto il resto del mondo, la
gioventù messicana attraversa una profonda crisi religiosa. Ciò
non significa che i giovani siano contro i cattolici o che
vogliano andare contro i sentimenti religiosi del popolo. Anche
considerato che a favore del nostro movimento vi sono molti
cattolici: proprio in questi giorni, trentasette giovani preti hanno
firmato un documento a nostro favore. Se la polizia ci insegue, è
abbastanza facile che un prete giovane ci apra la porta della
chiesa; per offrirci rifugio. Malgrado poi vengano rimproverati
e maltrattati dai superiori, ad esempio dagli arcivescovi.
SOCRATES: Noi siamo in ottimi rapporti coi giovani preti.