Page 342 - Oriana Fallaci - 1968
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uomini dello spettacolo, oggi, solo Frank Sinatra può competere
con Dean Martin: però Frank Sinatra è detestato da molti, e
Dean Martin è amato da tutti.
Per gli americani, ecco, Dean Martin è qualcosa di più di un
cantante, un attore: è il simbolo del cittadino felice cui è toccato
ciò che per essi vuol dire paradiso in terra: un corpo robusto,
senza un filo di grasso all’età di cinquantadue anni, una testa
piena di capelli mentre i suoi coetanei son calvi, una famiglia
felice con sette figli e due nipoti, un conto in banca da far girare
il capo, un successo senza invidia. Non trovi nessuno che ti parli
male di lui, anche i difetti che gli attribuiscono sono in realtà
visti come virtù: la fama di gran bevitore, di gran giocatore, di
gran donnaiolo. E pazienza se in realtà egli beve pochissimo,
bere gli fa male all’ulcera, se con la roulette e le carte ha perso
dimestichezza da tempo, se di avventure extraconiugali non
gliene conoscon nessuna. Dice Barbara Rush, l’unica donna di
cui riesce a essere amico: «Sai, è la storia del latin lover che poi
va a letto solo, o con la moglie e basta. Le donne per lui sono
qualcosa di soffice e curvo con cui non vale la pena di perdere
tempo. Un’occhiata e basta. Non le trova attraenti, ecco,
preferisce stare con gli uomini con cui può bestemmiare e fare a
pugni. Non hai idea di quante donne innamorate di Dean ho
conosciuto: ma con esse lui s’è sempre e solo comportato con
gran gentilezza, con grande distacco, perfino con imbarazzo».
Il figlio del barbiere abruzzese ha brutte mani nodose,
coperte di cicatrici che risalgono al tempo in cui faceva il
boxeur. Cicatrici abbondano anche sulle labbra, sulla fronte, sul
naso che dovette rifarsi perché glielo avevano schiacciato coi
pugni. Dovette rimettersi anche alcuni denti per questo.
L’inglese che parla è ignorante, colmo d’errori: non lo ha mai
imparato bene perché la sua vera lingua è l’italiano. L’italiano
che ricorda è una tremenda mistura di abruzzese e dialetti
meridionali, pressoché incomprensibile per chi non abbia
dimestichezza con quelli. I suoi gesti sono timidi, bruschi, o
troppo cerimoniosi: da contadino. La prudenza e il sospetto li