Page 81 - Canti di Castelvecchio
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56. Addio!

            Dunque, rondini rondini, addio!

            Dunque andate, dunque ci lasciate
            per paesi tanto a noi lontani.
            E` finita qui la rossa estate.
            Appassisce l'orto: i miei gerani
            più non hanno che i becchi di gru.

            Dunque, rondini rondini, addio!

            Il rosaio qui non fa più rose.
            Lungo il Nilo voi le rivedrete.
            Volerete sopra le mimose
            della Khala, dentro le ulivete
            del solingo Achilleo di Corfù.

            Oh! se, rondini rondini, anch'io...

            Voi cantate forse morti eroi,
            su quest'albe, dalle vostre altane,
            quando ascolto voi parlar tra voi
            nella vostra lingua di gitane,
            una lingua che più non si sa.

            Oh! se, rondini rondini, anch'io...

            O son forse gli ultimi consigli
            ai piccini per il lungo volo.
            Rampicati stanno al muro i figli
            che al lor nido con un grido solo
            si rivolgono a dire: Si va?

            Dunque, rondini rondini, addio!

            Non saranno quelle che le case
            han murato questo marzo scorso,
            che a rifarne forse le cimase
            strisceranno sopra il Rio dell'Orso,
            che rugliava, e non mormora più.

            Dunque, rondini rondini, addio!

            Ma saranno pur gli stessi voli;
            ma saranno pur gli stessi gridi;
            quella gioia, per gli stessi soli;
            quell'amore, negli stessi nidi;
            risarà tutto quello che fu.



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