Page 85 - Canti di Castelvecchio
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a lui, ch'oltre lo spazio, oltre la vita,
            vedevi allora, oh! non egli in quel punto
            si sentì su la fronte le tue dita?
              La tua carezza non gli fu conforto
            tra il sudor freddo e il rompere del sangue?
            Non gli fu meglio, o mio fratello morto,
            non veder là un doppio teschio esangue
              dietro la siepe, e due vili ombre nere
            fuggir nell'ombra; ma veder te, noi?
            miseri, sì, per sempre, ma vedere
            nella via sola quattro figli suoi?
              Nella via sola, dopo il soprassalto
            di pianto, tutti quattro, orfani già,
            guardammo ancora. E poi guardammo in alto
            cader le stelle nell'oscurità.






























































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