Page 33 - Il mercante d'arte di Hitler
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Ottanta del XIX secolo ottenne il titolo di “mercante d’arte di
corte”. Grazie alla sua galleria divenne una delle personalità più
importanti che aprirono la strada all’arte moderna in Germania.
Da lui si trovavano in mostra pittori contemporanei come
Makart, Lenbach, Defregger, Menzel, Uhde e Klinger. Fritz
Gurlitt si adoperò in particolare per Böcklin, Thoma e
Liebermann. Nel 1883 presentò nei suoi spazi la prima mostra
degli impressionisti francesi in Germania, con opere di Manet,
Monet, Renoir, Degas, Sisley e Pissarro, molto tempo prima che
questi trovassero riconoscimento in Francia.
Quando nel 1893, appena quarantenne, Fritz Gurlitt morì di
sifilide, lasciò la moglie Annarella (1858-1935) e quattro figli.
Il maggiore, Wolfgang (1888-1965), entrò a lavorare
nell’esercizio del padre nel 1907, ne ottenne la procura
commerciale nel 1912 e due anni più tardi divenne socio
ufficiale. Sotto la sua egida, tuttavia, la galleria non seguì più
alcun programma d’avanguardia come ai tempi del padre.
Wolfgang fu più che altro un uomo d’affari ponderato, laddove
Fritz invece, nella sua opera di promozione dell’arte moderna,
era sempre stato pronto ad accettare dei rischi. Nel 1914 il figlio
introdusse un nuovo ramo di attività e fondò, ad ampliamento
della società, la Kunstverlag Gurlitt, casa editrice dell’omonima
galleria. Nel 1918 fu la volta di una stamperia, la Gurlitt-Presse.
Qui fece stampare e pubblicare opere uniche, mappe, preziosi
libri illustrati e un almanacco a scadenza annuale con incisioni
originali. I libri d’arte, le arti grafiche in generale godevano a
quell’epoca di grande popolarità tra i collezionisti, la cui
disponibilità di denaro dopo la guerra era ridotta. Durante la
Repubblica di Weimar le arti grafiche funsero da mezzo per
raggiungere strati più ampi della popolazione, e con questi una
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