Page 32 - Il mercante d'arte di Hitler
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diede alle stampe il proprio scritto polemico Der Deutsche und
sein Vaterland (Il tedesco e la sua patria), un duro confronto con
il sistema scolastico dell’epoca che trovò impressionante
diffusione. In un solo anno fu ristampato otto volte. «La nostra
educazione, che sorveglia in modo tanto tirannico ogni passo
dei nostri giovani e ne prescrive i compiti e gli obiettivi di ora in
ora e con essi pure gli strumenti, distrugge con il suo pedante
esercizio le forze naturali elementari che premono per un
proprio libero sviluppo», così l’autore, che viceversa indica
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come modello il sistema scolastico inglese . Di orientamento
nazionalista, Gurlitt rimproverava al contempo ai licei tedeschi
di avere in disprezzo la patria. L’invettiva gli procurò l’ostilità
dei colleghi e nel 1907 fu mandato prematuramente in pensione.
Ludwig Gurlitt rimase a Steglitz, tenne conferenze, pubblicò
scritti sulla riforma della scuola e nel 1911 lavorò al progetto di
fondazione di un collegio a Zehlendorf improntato sul proprio
modello pedagogico, che però non andò mai in porto. Suo
figlio, Winfried Gurlitt (1902-1982), cugino di Hildebrand,
prese una via simile a quella del padre, rivolgendosi a un’altra
branca del movimento riformatore, l’antroposofia. Nel 1923
incontrerà Rudolf Steiner, di cui si impegnerà a diffondere le
idee. La sua prima moglie, Mercedes Meyer-Ludolph, si
assocerà a Hildebrand Gurlitt nel commercio di opere d’arte ad
Amburgo.
Come il fratello Ludwig, anche Fritz Gurlitt (1854-1893) fu
attivo a Berlino. In qualità di gallerista, fu quello che più di tutti
si avvicinò alla sfera di attività del padre. Nel 1880, al numero
29 di Behrenstraße, aprì la Galleria Fritz Gurlitt specializzata in
arte contemporanea, che occasionalmente compariva anche
sotto il nome di Negozio d’arte o Salone artistico. A metà anni
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