Page 28 - Il mercante d'arte di Hitler
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Roma, dove nel 1844 venne al mondo Wilhelm, il primo dei
suoi figli; la madre morì poco dopo la sua nascita. Il pittore,
rimasto vedovo, si fermò in un primo tempo a Roma e strinse
amicizia con la scrittrice Fanny Lewald (1811-1889), più tardi
celebre per i suoi salotti berlinesi, che egli conobbe nel circolo
formatosi attorno a Friedrich Hebbel, Ottilie von Goethe e
Adele Schopenhauer, la sorella di Arthur. Nel 1847 sposò la
sorella di Fanny Lewald, Elisabeth (soprannominata Else).
Le sorelle Lewald e i loro sette fratelli provenivano da una
famiglia di ebrei liberali. Fanny era la figlia primogenita del
commerciante David Marcus, che modificò il nome di famiglia
in Lewald nel 1831, dopo che i due figli, nel 1826, si erano
convertiti al protestantesimo, seguiti da Fanny nel 1829. La
famiglia partecipò così al grande processo di assimilazione degli
ebrei nel XIX secolo, per avere ingresso a pieno diritto nella
società borghese. Attraverso la conversione, il padre voleva
garantire ai figli libera scelta nella loro professione e permettere
alla figlia di unirsi in matrimonio a un uomo di fede cristiana,
all’epoca la prospettiva più appetibile per la giovane. Faccende
domestiche, attività manuali e pianoforte erano il massimo che
potevano aspettarsi anche donne tanto avide di conoscenze
come Fanny: per loro l’università rimaneva chiusa. Fanny riuscì
ciononostante ad affermarsi come una delle più importanti
scrittrici in Germania, in grado di mantenersi grazie alla rendita
dei suoi libri, diventando un’antesignana delle battaglie per le
pari opportunità nell’ambito dell’istruzione.
Dal matrimonio di Louis Gurlitt con la sorella di Fanny,
Elisabeth (1823-1909), di due anni più giovane della maggiore,
nacquero sei bambini. Le loro radici ebraiche saranno fatali per
la famiglia, quando nel 1933 i suoi membri dovranno presentare
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