Page 30 - Il mercante d'arte di Hitler
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Per  uno  strano  gioco  del  destino  familiare  dei  Gurlitt,  la

                pittura  paesaggistica  alla  maniera  di  Louis  Gurlitt  troverà

                ingresso privilegiato nel Museo del Führer in progetto a Linz.
                Se  i  quadri  di  Louis  Gurlitt  emanano  un  senso  di  serena

                contemplazione,  l’universalità  dei  loro  motivi  paesaggistici

                trasmette al contempo un’idea di libertà spirituale e apertura al

                mondo. Lo aveva riconosciuto anche Alexander von Humboldt,

                che introdusse il pittore alla corte di Federico Guglielmo IV. A
                Berlino  Gurlitt  ottenne  così  l’incarico  di  dipingere  trenta

                paesaggi europei per un padiglione costruito appositamente per

                l’occasione. Lo scoppio della rivoluzione del 1848 però impedì i

                piani di Humboldt e la famiglia si trasferì questa volta nel borgo

                di Nischwitz presso Lipsia, dove il pittore decorò il castello del
                barone  Christian  Friedrich  von  Ritzenberg  con  un  ciclo  di

                paesaggi  italiani.  Di  lì,  la  famiglia  passò  a  Vienna,  Gotha,  e

                infine di nuovo a Berlino. Louis Gurlitt morì nel 1897, all’età di

                ottantacinque anni. Lasciò un’opera immensa, che ritrae la sua

                instancabile  attività  di  viaggiatore.  Con  il  rinvenimento  di
                Schwabing torneranno alla luce anche opere sue.

                   Sette  figli,  sei  maschi  e  una  femmina,  questo  il  lascito  del

                patriarca. Wilhelm Gurlitt (1844-1905), il figlio più grande – e

                il  fratello  più  caro  del  padre  di  Hildebrand,  Cornelius  –  fu

                nominato professore alla nuova cattedra di Archeologia classica

                presso l’Università di Graz nel 1855. A Graz assunse inoltre a
                partire  dal  1900  la  direzione  dell’Associazione  artisti  della

                Stiria, aprendo la città all’arte moderna. La figlia Brigitta (1889-

                1956),  soprannominata  Gitta,  frequentò  la  scuola  di  pittura  di

                Dresda,  come  pure  Cornelia  Gurlitt,  la  sorella  di  Hildebrand,

                presso  la  famiglia  della  quale  fu  ospite  per  molto  tempo.  Più

                tardi  avrebbe  lavorato  come  restauratrice  per  il  cugino




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