Page 240 - Diventa un artista del disegno
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dei lineamenti a essere ricordata quanto un'impressione, il risultato dei
lineamenti combinati, una sorta di accordo del quale essi saranno i
componenti. É la relazione delle diverse parti di questo accordo,
l'impressione della personalità di un viso, la cosa più importante in ciò che
viene comunemente definito "catturare la somiglianza".
Nel disegnare un ritratto la mente si deve concentrare su questo, e tutte le
parti individuali devono essere disegnate di conseguenza. Nel momento in
cui l'occhio si interessa unicamente a una qualche singola parte e
dimentica di considerarne la relazione con l'intera impressione, la
somiglianza ne risente.
Quando vi è così tanta somiglianza tra i volti, è evidente che le differenze
devono essere ricercate e colte in modo efficace, se si vuole rendere
l'individualità del viso. L'esecuzione di ritratti, perciò, dovrebbe essere
iniziata a partire dalla direzione di tali differenze; ovverosia si dovrebbe
ricercare nella disposizione generale e nelle proporzioni ciò in cui il
vostro soggetto differisce rispetto al modello comune, e lasciare un po' a
se stesse le cose comuni a tutti i volti.
Il motivo è che l'occhio, quando è fresco, vede tali differenze molto più
facilmente piuttosto che dopo averci lavorato per un po' di tempo. La
tendenza di un occhio stanco è di vedere meno differenze, e di rifarsi a
una monotona uniformità; perciò, trovate innanzitutto le differenze vitali
quando il vostro occhio è fresco e la vista acuta.
Ricercate prima di tutto il carattere della disposizione dei lineamenti,
segnate le proporzioni, lungo un'immaginaria linea centrale, delle
sopracciglia, della base del naso, della bocca e del mento, e fate uno
schizzo a linee squadrate del carattere della forma del contorno del viso.
L'enorme importanza di trovare subito le proporzioni corrette non si può
sottolineare troppo, poiché qualsiasi errore può richiedere più avanti di
cambiare completamente un lineamento disegnato con precisione. E tale
importanza si può dedurre dal fatto che un viso si riconosce da lontano,
prima di vedere nient'altro che la disposizione generale dei volumi attorno