Page 235 - Diventa un artista del disegno
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abbiamo visto in un capitolo precedente, sono le più calme che possiamo

         avere. Ciononostante, credo  che la  maggiore vita  conferita dalla  varietà
         nelle proporzioni sia abbastanza evidente nei diagrammi per dimostrare il

         nostro argomento.



         In contrasto con l'infinita quiete della "Madonna" di Raffaello, abbiamo

         riprodotto "Il ritrovamento del corpo di San Marco" di Tintoretto, dalla
         Pinacoteca  di  Brera  a  Milano.  Qui  tutto  è  vita  e  movimento.  Le

         proporzioni sono infinitamente varie, l'occhio non coglie alcuna relazione
         matematica  evidente.  Abbiamo  gli  stessi  archi  semicircolari  come  nel

         Raffaello,  ma  non  posti  simmetricamente;  le  loro  linee  variano
         dappertutto,  e  il  loro  effetto  di  calma  viene  distrutto  dal  gioco  di  luci

         tremolanti.



         Notate  l'enorme  enfasi  conferita  alla  mano  tesa  della  potente  figura

         dell'apostolo a sinistra dalle linee dell'architettura e dalla linea del braccio
         della figura inginocchiata al centro dell'immagine nel convergere sulla sua

         mano, dove viene portato immediatamente l'occhio. Non vi è, qui, alcuna
         simmetria statica, tutto è energia e forza. A partire dal braccio alzato in

         segno di stop, l'occhio è guidato verso il basso sulla maestosa figura di
         San Marco, passa la figura sdraiata, e attraversa orizzontalmente il dipinto

         seguendo  il  fascio  di  luce  sul  pavimento,  fino  all'importante  gruppo  di

         figure spaventate a destra. E da queste procede sulle figure impegnate nel
         calare un corpo dalla sua tomba.



         Oppure,  seguendo  la  direzione  del  braccio  teso  di  San  Marco,  veniamo

         guidati  dalle  linee  dell'architettura  direttamente  su  questo  gruppo,  e  di
         nuovo  indietro  attraverso  il  gruppo  di  destra  e  il  fascio  di  luce  sul

         pavimento.  Le  quantità  non  sono  distribuite  sulla  tela  in  una  calma
         simmetria,  com'era  il  caso  del  Raffaello,  ma  sono  improvvisate

         apparentemente  in  modo  casuale  dalle  linee  che  portano  l'occhio
         attraverso il dipinto.




         Notate anche la drammatica intensità conferita dal forte contrasto di luci e
         ombre, e come Tintoretto si è divertito con il bizzarro effetto delle due
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