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Diagramma XXVIII (3)


         In  B  e  C  sono  illustrate  le  proporzioni  di  un  terzo  e  di  un  quarto,  che

         producono,  anche  se  non  altrettanto  completamente,  lo  stesso  effetto

         statico della metà.

         In  D,  E  e  F  abbiamo  utilizzato  lo  stesso  numero  di  linee  e  punti  che
         abbiamo in A, B e C, ma modificati nella dimensione e nella posizione, in

         modo da non avere una relazione meccanica così evidente. Il risultato è
         un'espressione di molta più vita e carattere.

         In G, H e I sono stati aggiunti più linee e punti. In G sono equidistanti e

         spenti a causa della mancanza di varietà, mentre in H e I variano in modo
         tale da impedire all'occhio di cogliere qualsiasi relazione evidente tra loro.

         Di conseguenza, presentano un aspetto di vivacità e vita molto diverso da

         A, B, C o G. Si può osservare che mentre aumenta la quantità di varietà,
         aumenta anche la vita e la vivacità dell'impressione.



         In  tutti  questi  diagrammi  si  mantiene  sempre  un  certo  effetto  statico,

         perché le nostre linee sono soltanto verticali e orizzontali, linee che, come
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