Page 202 - Diventa un artista del disegno
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maggiore interesse che conferisce alle figure. Tuttavia tende a conferire
un aspetto pesante e soffocante all'atmosfera, ed è davvero ammissibile
soltanto nell'elaborazione puramente convenzionale, nella quale non ci si
aspetta l'implicito rispetto dell'effetto naturale. Se il rispetto dell'aspetto
naturale è profondo nelle figure, ci si aspetterà lo stesso rispetto nello
sfondo; ma se vengono selezionate soltanto certe verità nelle figure, e
l'elaborazione non si avvicina al realismo, ci si può prendere molta più
libertà nello sfondo senza perdere verosimiglianza.
Ma vi è una unità nelle disposizioni di toni della natura che è molto
difficile da migliorare; e solitamente è consigliabile, se potete, fondare lo
schema di toni del vostro dipinto su un buono studio dei valori della
natura.
Effetti quali crepuscolo, chiaro di luna o perfino la luce del sole sono stati
raramente tentati dagli antichi pittori, soprattutto nei loro soggetti di
figure. Tutte le piacevoli disposizioni di toni che la natura presenta in
questi aspetti più insoliti sono uno studio nuovo, e offrono all'artista
materiale nuovo e illimitato. Molti artisti si accontentano di usarlo
semplicemente di per sé, poiché la bellezza di un effetto tonale raro è
sufficiente, con i più semplici accessori, a fare un dipinto. Ma nelle
composizioni di figure, quali nuove e magnifiche cose si possono
immaginare nelle quali qualche raro aspetto della sinfonia di toni della
natura si combina con un buon progetto di figura.
Questi valori non si percepiscono facilmente con precisione, sebbene la
loro influenza possa essere percepita da molti. Un occhio fedele
all'accurata percezione delle sottili disposizioni di toni è qualcosa che
dovreste acquisire studiando molto diligentemente. Allora come ci si può
riuscire? É molto difficile, se non impossibile, insegnare a qualcuno a
vedere. Poco altro si può dire di quanto non sia già stato scritto al riguardo
nel capitolo sulla varietà di volumi. Ogni volume deve essere considerato
in relazione a una immaginaria scala tonale, prendendo, come abbiamo
visto, il nero come il tono più scuro e il bianco come il più chiaro.