Page 39 - Il Pentagate
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facciata. È il buco che avrebbe fatto il muso dell'aereo.

               Ciò vorrebbe dire che il muso dell'apparecchio, una calotta in fibra di
            carbonio tutt'altro che blindata, avrebbe attraversato senza distruggersi sei
            muri portanti di un immobile considerato piuttosto solido. E l'alone nero al
            disopra del buco? Fuoco di idrocarburi? Ma allora tutta la facciata di

            questo edificio sarebbe imbrattata di fuliggine e non solamente i pochi
            metri quadrati effettivamente sporcati. E i vetri rotti, è stato l'impatto?
            Ricordo che si tratta di vetri resistenti.

               L'aspetto del foro nel muro richiama indiscutibilmente l'effetto delle
            cariche cave anticemento che ho avuto modo di vedere su numerosi di
            campi di battaglia.
               Queste armi si caratterizzano per il loro "dardo". Questo dardo è una

            miscela  di gas  e materie  in fusione che viene proiettata in direzione
            dell'asse   del   paraboloide   che   costituisce   la   faccia   anteriore   dell'arma.
            Spinto a una velocità di molte migliaia di metri al secondo con una

            temperatura di molte migliaia di gradi, questo dardo buca il cemento per
            parecchi metri di spessore. Quindi può bucare senza problemi cinque
            spessori di muro di un edificio. Cinque su sei, perché la facciata è stata

            perforata dal vettore stesso. La detonazione della carica non avviene, in
            effetti, se non dopo che la carica è stata portata all'interno dell'obiettivo.
            Come ho già spiegato prima, le spolette che armano le cariche anticemento

            non sono istantanee, ma a scoppio ritardato. È per questo che la fiamma
            dell'esplosione   si   è   sviluppata   nell'edificio   dall'interno   verso   l'esterno.
            Come si vede nelle fotografie prese dalla telecamera di sorveglianza,
            l'onda d'urto parassita ha danneggiato la facciata, i piani e il tetto e si è

            propagata nei corridoi all'altezza del punto dove il vettore è esploso: il
            pianterreno.
               Il dardo contiene dei gas ad alta temperatura che rallentano e finiscono

            la loro corsa prima di quella dei materiali fusi. Sul loro percorso, i gas
            incendiano tutto ciò che è combustibile. Un'immagine schematica della
            fiamma e del dardo di una carica cava mentre buca dei muri è mostrata a
            pagina XIII.

               I  materiali fusi vanno più lontano del gas e, nel caso in questione,
            l'immagine evoca chiaramente l'effetto che avrebbero avuto i materiali fusi
            di   un   dardo   a   fine   traiettoria.   Si   sarebbero   fermati   sull'ultimo   muro

            raggiunto alla fine della corsa. Ancora abbastanza caldi, avrebbero lasciato
            la propria traccia sul muro con quell'alone nero subito al disopra del buco.




            Thierry Meyssan                                38                          2002 - Il Pentagate
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