Page 26 - Il Pentagate
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- La scomparsa delle parti più resistenti dell'aereo, come i reattori o i
freni, è spiegata dal fatto che l'apparecchio si è completamente fuso (ad
eccezione di un faro e delle scatole nere che sono state ritrovate tre giorni
dopo). "Diversamente dalle automobili, gli aerei sono composti
soprattutto di alluminio che comincia a fondere a circa 600°, quindi le
strutture dell'apparecchio si possono essere fuse", è l'analisi di Le Monde.
E Libération conferma: "Molti altri frammenti dell'aereo si sono fusi a
causa dell'intenso calore".
- L'assenza di cento tonnellate di metallo fuso è spiegata dal fatto che la
temperatura, superando i 2500°, ha provocato l'evaporazione dei materiali
dell'aereo (ma non di quelli dell'edificio né di quelli dei fari e delle scatole
nere). Un altro esperto chiosa: "A seconda della causa che lo ha
provocato, dei materiali che lo alimentano, dell'esposizione all'ossigeno e
della sua durata, un incendio di questa portata emana un calore tra i
1700° e i 2500°. Il calore emanato dall'incendio per ventiquattr'ore
spiegherebbe perché la maggior parte dei resti dell'aereo sia stata
distrutta".
- La presenza dell'ultimo foro di 2,3 m di diametro si spiega con il fatto
che, malgrado tutti questi ostacoli, il muso dell'aereo ha continuato la sua
folle corsa perforando tre edifici. Questa è la conclusione a cui è giunto il
capo progetto dell'Operazione Restauro del Pentagono.
Dunque, secondo la versione ufficiale, i danni possono essere stati
Thierry Meyssan 25 2002 - Il Pentagate