Page 20 - Il Pentagate
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dell'American Airlines". È un po' come se un treno superveloce gli fosse

            passato davanti agli occhi e Riskus avesse potuto localizzare l'altezza del
            vagone ristorante... tenendo china la testa.
               Prendiamo   un   altro   testimone,   citato   da  Le   Monde  e   considerato
            assolutamente attendibile da Hervé Kempf. Si tratta di David Winslow,

            reporter di Associated Press, che vive in un palazzo di dieci piani situato in
            prossimità  del Pentagono. Ecco la sua testimonianza  così com'è stata
            pubblicata da Le Monde: "Era il mio giorno di riposo. Stavo guardando in

            televisione le immagini degli attentati di New York. In quel momento,
            verso le 9,30, ho sentito il rumore tremendo del motore di un aereo - mio
            fratello è pilota e anche un mio caro amico lo è, conosco questo rumore -,
            lo sentivo sempre più forte, ho girato la testa a destra, ho guardato dalla

            finestra e ho visto l'enorme coda di un aereo passare a tutta velocità, ho
            potuto distinguere un logo rosso e poi 'bang' sul Pentagono, e un'enorme
            palla di fuoco. Sono giornalista da anni, lo giurerei sulla mia vita, era un

            aereo". Come mai Hervé Kemps attribuisce un valore così grande a questa
            testimonianza tutto sommato poco interessante? Per tre motivi: "Prima di
            tutto, perché Winslow era giornalista di cronaca alla Associated Press,

            dove la precisione è una religione. Secondo, perché non lavorava su
            questioni militari. Terzo, perché il suo vissuto personale lo portava a
            conoscere   gli  aerei".  E  aggiunge:  "Stava guardando le immagini  del

            World Trade Center, era quindi psicologicamente pronto a vedere quello
            che stava per vedere".
               È proprio questo il problema.



               Metafore esplosive...


               Altri due testimoni, Mike Walter e Joel Sucherman, dicono più di quanto

            non ammettono di pensare. Lavorano tutti e due al giornale USA Today,
            ma sono stati testimoni dell'attentato separatamente. Tuttavia entrambi
            ricorrono alla stessa metafora: questo aereo non si comportava come un
            aereo, ma come un missile.

               Innanzitutto, Joel Sucherman afferma che dalla sua macchina ha visto
            l'aereo passargli davanti a meno di 75 m, prima di schiantarsi 100 m più in
            là sul Pentagono. Se si considera che, secondo la versione ufficiale, l'aereo

            volava a più di 300 nodi orari (circa 540 km all'ora), deve aver percorso
            quella distanza al massimo in 0,75 secondi. Un po' poco, forse, per vedere




            Thierry Meyssan                                19                          2002 - Il Pentagate
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