Page 139 - Riflessologia della memoria
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Perché usare le Placche temporali



      Si  può  decidere  di  stimolare  le  Placche  temporali  avendo  come  scopo  la  sola  ricerca  e
      scoprire, in tal modo, a cosa sono collegate, come funzionano e quali segreti racchiudono. Ma
      l'uso più interessante, a nostro avviso, è quello di far emergere episodi del proprio vissuto

      non adeguatamente metabolizzati e che, per questo motivo, lasciano una scia emotiva pesante
      da vivere o addirittura conducono a somatizzazioni (disagi, disturbi fisici o malattie).
         L'intensa  rievocazione  che  queste  piccole  aree  cutanee  generano  innesca  un  processo  di
      rielaborazione del vissuto con alcune positive conseguenze: la riappacificazione con i propri
      ricordi dolorosi, l'alleggerimento del carico emotivo perturbante, il superamento di blocchi,

      traumi e problemi.
         Tramite una comprensione profonda, che giunge a toccare il livello inconscio, una persona
      può alleggerirsi da carichi che compromettono il libero svolgersi della propria esistenza. Non
      possiamo cancellare il vissuto, ma possiamo trasformarlo.
         A volte può bastare una sola stimolazione per consentire la risoluzione di una problematica,
      anche se, più di frequente, si rivela necessario intervenire in più riprese per promuovere un
      autentico  processo  di  autoguarigione  e  di  risanamento.  Molto  dipende  dallo  stato
      psicologico individuale di fronte all'evento o dall'entità stessa del trauma.





      La progressione rievocativa



      Nel  corso  di  stimolazioni  ripetute  nel  tempo  su  una  medesima  Placca  delle  Età,  abbiamo
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