Page 12 - Riflessologia della memoria
P. 12
La storia di una vita
Per concludere questa prima parte introduttiva, vorremmo citare un altro pensiero di Jung,
geniale studioso che ha intrapreso la via della conoscenza senza lasciarsi intrappolare
all'interno dei rigidi schemi mentali delle scienze ufficiali del suo tempo. Coraggiosamente
egli ha sondato l'inconscio scoprendovi enormi baratri nei quali il rischio è, talvolta, quello di
perdersi, ma anche infinite potenzialità.
Noi crediamo che a volte penetrare le tenebre sia l'unico modo per imparare a riconoscere
la luce. Ci sono occasioni in cui è necessario che ogni solido appiglio venga meno per
permettere al nostro essere di afferrare l'inafferrabile, che altrimenti resterebbe celato dalle
solide e solite credenze entro le quali ingabbiamo la realtà. Così, pensiamo, sia accaduto
anche a Jung i cui studi e le cui parole ci hanno spesso ispirato durante le nostre ricerche e, in
qualche misura, ci hanno anche confortato lungo il percorso.
“Io sono un uomo. Ma che cos'è un uomo? Come ogni altro essere anch'io sono un
frammento dell'infinita divinità, ma non posso paragonarmi con nessun animale, nessuna
pianta, nessuna pietra.
Forse che solo un essere mitico ha una posizione più elevata di quella di un uomo? Dal
momento che l'uomo non ha una base di sostegno per osservarsi, come può allora formarsi
un'opinione definitiva di se stesso?
Noi siamo un processo psichico che non controlliamo, o che dirigiamo solo parzialmente.
Di conseguenza, non possiamo pronunciare alcun giudizio conclusivo su noi stessi o sulla
nostra vita. Se lo facessimo, conosceremmo tutto, ma gli uomini non conoscono tutto, al più
credono solamente di conoscerlo. In fondo noi non sappiamo mai come le cose siano
avvenute. La storia di una vita comincia da un punto qualsiasi, da qualche parte che per
caso ci capita di ricordare; e quando essa era a quel punto, era già molto complessa. Noi
non sappiamo dove tende la vita, perciò la sua storia non ha principio, e se ne può arguire
la meta solo vagamente.
La vita è un esperimento di esito incerto”.
— CARL GUSTAV JUNG
Il Libro della Vita
L'esistenza è un fluire di esperienze. Sperimentare è uno dei compiti di questa nostra effimera
vita terrena. Ogni esistenza raccoglie in sé molti insegnamenti, prove ed esami che devono
essere trasformati in conoscenze superiori e consapevolezza. Con un po’ di fantasia potremmo
paragonare la vita a un papiro che si srotola strada facendo: un uomo cammina lungo il
tracciato del papiro imprimendovi sopra le sue impronte come fossero parole nuove. Un
papiro, oppure un libro...
Ma se la nostra vita è come un libro, allora ogni esperienza che concorre a creare la nostra