Page 7 - Riflessologia della memoria
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Introduzione









      L'uomo è un essere misterioso






      L'uomo e la donna sono esseri misteriosi, chiamati a dimorare in un mondo altrettanto strano e
      misterioso. Un mondo che fa parte di un Universo per lo più sconosciuto, un luogo indefinito
      nello  spazio  e  nel  tempo  infinito.  Questa  riflessione  può  apparire  strana.  Eppure  se  ci

      soffermassimo a pensare al mistero della vita, al percorso che ognuno è chiamato a compiere
      sulla  Terra,  ci  apparirebbe  subito  evidente  quanto  poco  sappiamo  delle  reali  cause  che
      muovono il Tutto.
         Le  domande  sono  antiche.  Che  cos'è  l'essere  umano?  Da  dove  viene?  Perché  si  trova
      immerso  in  questa  esperienza  che  chiamiamo  vita?  E  cos'è  veramente  la  vita?  Perché
      nasciamo, amiamo, proviamo gioia e dolore, ci ammaliamo e moriamo? E quando quella che

      conosciamo come morte sopraggiunge, che cosa ci accade? Dove andiamo e cosa diventiamo?
      Continuiamo a esistere o ci dissolviamo per sempre?
         Filosofia,  teologia,  religione.  Tante  scienze  e  tanti  sforzi  per  cercare  di  trovare  delle
      risposte.  Ma  sono  repliche  di  uomini  a  interrogativi  di  uomini!  È  come  se  un  bambino
      chiedesse  a  un  altro  bambino  com'è  la  vita  degli  adulti.  La  risposta  sarebbe  una  mera
      supposizione... Tutto sommato la cosa più saggia che possiamo fare è quella di continuare a
      considerare la vita come un grande mistero e cercare di penetrare in esso. Vivere penetrando

      il mistero...
         Domande e risposte sono solamente tentativi per accontentare la mente, ma la mente non può
      penetrare il mistero. Non ci sono parole per descrivere veramente il mistero della vita, si può
      soltanto sperimentare e sentire  con  la  nostra  essenza  profonda.  In  fondo,  navighiamo  in  un
      mare di ipotesi e congetture e ci affidiamo ai nostri poveri sensi fisici per interpretare una
      realtà  che  non  sappiamo  nemmeno  quanto  sia  reale.  Pensiamo,  riflettiamo,  studiamo,  ma

      quanto è reale un pensiero? Come già dissertavano i filosofi greci, è più reale un oggetto o il
      pensiero dell'oggetto stesso? È più reale, per esempio, una mela o il pensiero della mela?
         Molti  sorridendo  penseranno  che  la  risposta  sia  scontata:  la  mela  è  reale!  Ma  da  dove
      arriva  questo  frutto?  E  che  cos'è  veramente  la  mela  senza  un  osservatore  che  la  vede,  la
      riconosce e le attribuisce le proprietà che pensa le appartengano? Una mela, allora, potrebbe
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