Page 43 - Meditazione sui colori
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Inoltre  l’arancione  esprime  fiducia  nella  vita,  distacco  da  vecchie  idee  e  preconcetti  e

      soprattutto gioia (non a caso è il colore dell’abito dei monaci orientali) e bene si adatta alla
      spiritualità  del  blu,  che  non  deve  essere  “fredda”  e  tanto  meno  associata  ad  immagini  di
      mortificazioni corporee, perché, come bene è stato detto, «un santo triste è un triste santo».


         Un’ultima  considerazione:  i  rapporti  di  complementarità  dei  colori,  secondo  la  filosofia
      cromatica,  evidenziano  dunque  l’esistenza  di  un  particolare  nesso  tra  le  caratteristiche
      esperienziali (colori secondari) e quelle costitutive (colori primari) dell’essere umano, due
      fattori concomitanti ma non confondibili.
         Se infatti provassimo a mescolarli, da ciascuna coppia otterremmo il grigio, il colore del

      dubbio e della confusione, della paura di fronte alla vita, che non incentiva l’esperienza, ma al
      contrario smorza gli stimoli.
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